'La cura', dieci conversazioni intorno alla pandemia con Marino Sinibaldi

Su Rai Radio 3 da sabato 11 luglio alle 19

La Cura, conversazioni con Marino Sinibaldi

La Cura, conversazioni con Marino Sinibaldi

Firenze, 11 luglio 2020 - ' La cura'.  Dieci conversazioni intorno alla pandemia con Marino Sinibaldi su Rai Radio 3 da sabato 11 luglio alle 19. "La cura - sottolinea Sinibaldi -  è un progetto che nasce, innanzitutto, dal tentativo di elaborare quello che ci è successo e ci sta ancora accadendo, come esseri umani e come italiani. Questi mesi di pandemia - un'epidemia che ha colpito tutto il mondo, ma che in Italia ha avuto una ferocia particolare e che, in alcune zone, ha avuto una letalità altissima e una incidenza profondissima - ci hanno fatto riflettere sulla salute, non solo quella fisica, di questo paese e delle generazioni che lo stanno abitando".

"La cura prosegue - Sinibaldi - nasce dal tentativo di ascoltare voci che ci aiutino a interpretare quello che è accaduto non solo dal punto di vista virologico, medico o epidemiologico, e nemmeno solo dal punto di vista sociale e psicologico. Intrecciando queste diverse competenze, queste diverse sensibilità, forse riusciremo intanto a cominciare a raccontare quello che ci è successo in modo nuovo e utile. Vorremmo che La cura fosse un programma non solo sulla diagnosi ma, ambiziosamente, sulla terapia: vorremmo che fosse un luogo non solo in cui ascolteremo racconti, narrazioni e interpretazioni di quello che è successo.

Ma un luogo in cui affronteremo – e il titolo lo dice in modo esplicito – la sfida che abbiamo ora di fronte. Quella di guarire dai mali che avevamo prima, e che la pandemia ha posto in luce, e naturalmente guarire dai mali che la pandemia ci ha procurato". La cura ascolterà voci diverse proprio perché non si accontenterà di un'unica lettura: infatti in questi mesi le letture univoche hanno dominato la narrazione, soprattutto quella giornalistica, con le analisi ovviamente di medici, ma anche di politici, di industriali, di economisti. La cura inviterà in ogni puntata ognuna di queste voci che vengono da mondi diversi: da quello della scienza, come Ilaria Capua, a quella che viene dal mondo della filosofia etica, come Sebastiano Maffettone, o della psicoanalisi come Vittorio Lingiardi. Ascolteremo poi voci che vengono da campi spirituali diversi, come la storica valdese Bruna Peyrot o come il poeta e saggista cattolico Marco Guzzi, ma anche un architetto come Stefano Boeri, e ancora potesse, sociologhe e ricercatrici politiche come Giorgia Serughetti.

"Queste dieci conversazioni metteranno insieme voci differenti per guardare anche oltre, per guardare al dopo, sapendo che non siamo nel dopo, ma siamo nel frattempo, sperando che l'allentamento del morso pandemico non sia reversibile, si può riflettere per prepararsi al dopo, qualunque esso sia, anche se forse qualcuno teme un ritorno della pandemia. Dieci riflessioni per essere più pronti da molti punti di vista: quello medico e ospedaliero in primo luogo, ma bisogna essere pronti anche da un punto di vista più profondo, del carattere verrebbe da dire, personale e collettivo, dello spirito, dello stato d'animo con cui una società affronta sfide come questa e in qualche modo ne esce trasformata, forse guarita, se da qualcosa dovevamo guarire. La cura nasce con questa ambizione e offrirà inoltre un tessuto musicale del tutto inedito, perché accompagneremo questa interviste con lunghi temi musicali per creare uno spazio di pensiero e di meditazione su quello che in ogni puntata ascolteremo".

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