
Luigi Dallapiccola
Firenze, 5 giugno 2025 - L’Accademia Musicale Chigiana di Siena, in coproduzione con il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, presenta il concerto “Omaggio a Luigi Dallapiccola”, che si terrà sabato 7 giugno alle ore 20 nella sala Zubin Mehta del Maggio Musicale Fiorentino a Firenze. L’evento si inserisce nelle celebrazioni per il 50/o anniversario della scomparsa di Luigi Dallapiccola e per l’80° anniversario della Liberazione dei campi di prigionia, concentramento e sterminio nazisti. Il programma prevede l’esecuzione di due opere di grande valore artistico e simbolico: i Canti di prigionia di Luigi Dallapiccola e la prima esecuzione assoluta di Disegnare Rami di Filippo Perocco, nuova creazione per soprano, 2 pianoforti, coro e live electronics commissionata dall’Accademia Musicale Chigiana. Sul palco si alternerà un cast d’eccezione, formato da affermati interpreti e giovani promesse della scena musicale, tutti legati all’Accademia Musicale Chigiana. Ne fanno parte alcuni tra i grandi artisti che collaborano regolarmente con l’Istituzione senese nelle sue attività concertistiche, insieme a talentuosi allievi dei corsi estivi di alto perfezionamento, con la direzione di Lorenzo Donati. Tra i protagonisti della serata: il soprano Livia Rado, il percussionista Antonio Caggiano, i pianisti Aldo Orvieto e Anna D’Errico, le arpiste Emanuela Battigelli e Stefania Scapin, il Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini”, il Chigiana Percussion Ensemble. Il live electronics e la regia del suono sono affidati a Alvise Vidolin, Nicola Bernardini, Julian Scordato. I Canti di prigionia – composizione centrale del Novecento, scritta tra il 1938 e il 1941 – rappresentano una vibrante testimonianza di musica come atto di protesta civile contro la tirannia e la negazione della libertà, costruiti intorno alle figure di Maria Stuarda, Boezio e Girolamo Savonarola. Le voci e gli strumenti, diretti da Lorenzo Donati, restituiscono con intensità questo drammatico affresco sonoro, capolavoro di Dallapiccola, figura centrale non solo per Firenze, sua città di adozione dal 1922 fino alla morte, ma per l’intero panorama musicale, culturale e civile italiano e internazionale. Docente di composizione all’Accademia Chigiana nel 1971 e nel 1974, il suo insegnamento e la sua personalità artistica hanno fortemente influenzato lo sviluppo della seguente generazione di compositori. Accanto a questa pietra miliare, Disegnare Rami di Filippo Perocco apre una nuova dimensione di riflessione contemporanea. L’opera esplora la fragile bellezza della natura e il principio della ramificazione come metafora dell’esistenza, con una scrittura che fonde doppio coro, due pianoforti preparati ed elettronica analogica. Perocco conduce l’ascoltatore in un mondo onirico e sospeso, costruendo un’ecologia dello stupore che invita a meditare sulla responsabilità e la cura del rapporto con il naturale, valorizzando la delicatezza e il dettaglio sonoro come forme di consapevolezza. “Chissà cosa dicono gli alberi prima di morire”, chiede la voce solista nell’ultimo movimento di Disegnare Rami, racchiudendo nella formulazione candida e quasi fanciullesca della propria domanda la qualità empatica e sentimentale dell’ecologia alla quale Perocco impronta la sua nuova opera, commissionata dall’Accademia Chigiana. L’opera, scandita in quattro movimenti (Veglia; Carillon; Sogno - Metamorfosi - Seme; Congedo) si muove, come anticipano i nomi dei movimenti, in uno spazio onirico tra il sonno e la veglia; elabora un testo, creazione dello stesso compositore, costruito a partire da una rielaborazione di testi preesistenti. A questo significativo evento, che rappresenta una straordinaria occasione di incontro e riflessione sulla storia e sull’attualità, hanno dato il patrocinio enti di primo piano del panorama civile, culturale e artistico: Aned – Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti Sez. di Firenze, Memoriale delle Deportazioni, Centro Studi Luigi Dallapiccola, Firenze e l’Accademia delle Arti e del Disegno di Firenze. Questa iniziativa, unendo arte, memoria e impegno sociale, è frutto della profonda sinergia artistica e culturale tra due istituzioni storiche che da decenni rappresentano la massima espressione della musica in Toscana e nel contesto nazionale e internazionale. L’Accademia Chigiana e il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, con la loro lunga tradizione di eccellenza e innovazione, consolidano un modello virtuoso di collaborazione, essenziale per la promozione della cultura musicale e della musica del nostro tempo.