A Firenze completato il restauro della Torre di San Niccolò

Domani, 23 marzo, riapre al pubblico in anteprima con visite guidate a cura di Muse in occasione della Settimana del fiorentino

La Torre di San Niccolò

La Torre di San Niccolò

Firenze, 22 marzo 2024 - Sono stati completati a Firenze i lavori di restauro della Torre di San Niccolò, che domani riapre al pubblico in anteprima con visite guidate a cura di Muse in occasione della Settimana del fiorentino. Il lungo intervento di restauro intrapreso dal Comune di Firenze-Servizio Belle arti, si legge in una nota di Palazzo Vecchio, ha visto per la prima volta impiegate tecniche innovative e non invasive di indagine sul monumento e sul terreno: georadar, laser scanner e 'super-drone' hanno studiato in profondità la struttura della torre e del terreno per realizzare un intervento il più possibile accurato, anche attraverso la realizzazione di un modello 3d per la simulazione di danni o crolli. Dalle indagini, si spiega ancora dal Comune, è emersa la necessità di procedere non solo alla pulizia del paramento murario esterno come inizialmente pensato, ma anche un intervento complessivo di restauro e consolidamento dell'intera parte sommitale della Torre, fino a un'altezza di circa 45 metri. La Torre quindi riaprirà al pubblico in via eccezionale domani, con visite guidate alle ore 15, 15.45, 16.30 e 17.15: la prenotazione è obbligatoria. "Finalmente possiamo tornare ad ammirare questa Torre e lo spettacolo di Firenze dall'alto anche dalla prospettiva di San Niccolò - afferma la vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini -. Un'anteprima pensata per la Settimana del fiorentino che sta registrando in questi giorni numeri straordinari di partecipazione e apprezzamento da parte dei fiorentini con tantissime iniziative in corso. La Torre sarà poi riaperta regolarmente per la stagione estiva quando ripartiranno le visite guidate". "Un intervento importante e complesso - aggiunge l'assessora ai Lavori pubblici Titta Meucci -, realizzato con tecniche innovative anche grazie alla collaborazione tra Comune di Firenze e Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Firenze".

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