Ztl, accessi ampliati. Via libera per le scuole

Per chi dimentica di rinnovare il permesso arriva la sanzione soft

Ztl, accessi ampliati. Via libera per le scuole

Ztl, accessi ampliati. Via libera per le scuole

Approvate due mozioni inerenti la Ztl, entrambe dal valore interessante. Una prevede che i genitori potranno accompagnare i figli a scuola in auto all’interno della Ztl anche se non residenti, fino alla conclusione della terza media. Fino a oggi il permesso valeva solo per nido, scuola dell’infanzia ed elementare. Il primo atto è stato firmato da Leonardo Calistri (Fd), Roberto De Blasi (M5s), Franco Nutini (Pd), Leonardo Masi (M5s), Ubaldo Bocci ed Emanuele Cocollini (gruppo Centro), Federico Bussolin (Lega), Alessandro Draghi e Jacopo Cellai (FdI) e Mario Razzanelli (Fi). Soddisfazione di Draghi che parla di "scelta di buon senso che va incontro alle famiglie fiorentine e ai ragazzi. Sono tante le famiglie che scelgono di far proseguire gli studi dei figli in scuole del centro, e magari abitano in luoghi distanti dagli istituti. Ora potranno avere un’opportunità in più per rendere la vita più semplice ai propri figli, anche considerate le difficoltà del trasporto pubblico".

La seconda mozione – con firmatari Mimma Dardano e Barbara Felleca di Iv - invita il Comune "a provvedere alla predisposizione di un sistema in base al quale, in caso di violazione reiterate da parte dei titolari di un permesso di accesso in Ztl che abbiano titolo per accedervi che per qualche ragione non abbiano rinnovato il permesso, ignari in buona fede del mancato rinnovo, sia previsto il pagamento di una sanzione unica ridotta che esaurisca le infrazioni similari nell’ambito della ‘funzione educativa’ della sanzione". Inoltre si invita "a predisporre che l’avvenuto pagamento della prima sanzione da parte del cittadino e delle spese di accertamento e notifica di tutte le sanzioni costituisca istanza di archiviazione delle successive e ulteriori violazioni. L’istanza di archiviazione dovrà essere presentata dall’interessato agli Uffici del Comando da cui dipende chi ha accertato". "Per noi è una vittoria a livello politico, speriamo che con Saccardi questo atto diventi realtà", dice soddisfatta Felleca, prima firmataria. Sempre sul piano politico è da sottolineare che, per entrambi gli atti, i consiglieri del Pd non hanno votato in modo omogeneo, anche perché non era stata una vera e propria indicazione. Nessuna crepa dunque all’interno della maggioranza ma solo diverse sensibilità sulla questione.

Niccolò Gramigni

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