FIRENZE
Cronaca

Youtuber aggrediti alle Cascine Spuntano forbici, lame e spray "Da qui tante richieste d’aiuto"

Simone Cicalone e la sua ’Scuola di botte’, in tour nel parco per raccontare le periferie difficili "Siamo tornati per la terza volta, troviamo tutto peggiorato. Queste persone vanno aiutate" .

di Rossella Conte

Uno si chiama Simone Cicalone, 50 anni, ex pugile. L’altro Mattia Faraoni, 31 anni e campione del mondo di kickboxing. Entrambi romani, hanno messo su un canale social, ’Scuola di botte’, con un seguito enorme, 570 mila follower su Facebook, su YouTube 430mila attraverso cui raccontano le periferie difficili dando sempre voce a chi è in difficoltà. Insieme, hanno deciso di fare tappa a Firenze, per la terza volta al parco delle Cascine dove sono stati aggrediti da un gruppo di nordafricani che li ha riconosciuti. Nei pressi della fermata della tramvia, intorno alle 14.45, una decina di stranieri non appena ha visto gli youtuber con al seguito un gruppo di abitanti ha cominciato e urlare e a minacciare la troupe.

"Noi ci eravamo appena avvicinati ad alcuni uomini seduti per terra quando altre persone, forse perché avevano paura ci raccontassero qualcosa di più, si sono scagliate contro di noi" raccontano Cicalone e Faraoni. In pochi minuti gli habitué delle Cascine hanno tirato bottiglie e sassi e spintoni colpendo due abitanti. Qualcuno ha tirato fuori pure un paio di forbici e altri per difendersi lo spray al peperoncino. Sul posto è intervenuta la polizia che ha riportato la situazione alla normalità. "Da Firenze, in particolare dalle Cascine, sono arrivate tantissime richieste di aiuto quindi abbiamo deciso di tornare qui dove la situazione forse è addirittura peggiorata" racconta Faraoni. I due youtuber hanno poi avuto modo di parlare con i frequentatori del parco "come facciamo sempre durante i nostri tour. Perché non si può giudicare e basta ma bisogna sempre mettersi dall’altra parte. Abbiamo trovato davanti ai nostri occhi tanta disperazionegente costretta a vivere di espedienti, in strada, uomini e donne con problemi di droga e alcol. Altri con disagi psichici. Queste persone non dovrebbero essere in strada. Alle istituzioni chiediamo questo: di aiutare chi non ce la fa".