BIANCASTELLA
Cronaca

Wanda Pasquini E la Sora Alvara del tempo che fu

Biancastella

Antonino

Chissà cosa penserebbe la Sora Alvara, mitica "macellara" fiorentina, se sapesse che il giornale della città, La Nazione, la cita ancora dopo tanti anni! Il suo, come molti altri, è un personaggio portato al successo da una grande attrice, Wanda Pasquini, giustamente considerata la regina del vernacolo fiorentino.

Nata a Firenze nel 1914, per una vita intera ha calcato le scene teatrali, iniziando con testi impegnati di grandi autori

e proseguendo con radiodrammi e commedie radiofoniche negli anni ’50.

La fama arrivò, tuttavia, grazie alla trasmissione della sede RAI di Firenze, "Il Grillo canterino", iniziata nel 1953 e continuata per circa 20 anni. Il programma entrava prepotentemente

la domenica all’ora di pranzo nelle case dei fiorentini ed era seguitissimo, perché ne raccontava con ironia e sagacia pregi e difetti "caratteristici". La Pasquini interpretava in questa trasmissione proprio il personaggio della Sora Alvara Girelli nei Bucalossi, indimenticabile satira della macellaia con ambiziose aspirazioni ma invece truffaldina e attaccabrighe.

La Pasquini ha continuato

a recitare in vernacolo fiorentino non solo alla radio, ma in tanti teatri della sua Firenze, per 30 anni nel Teatro dell’Amicizia e poi al Teatro di Cestello fino al 1998, senza mai lasciare la sua città, perché, ripeteva spesso: "è una scelta di famiglia". Negli anni ’80 fu chiamata per interpretare due film importanti, ma continuò

a recitare in vernacolo

fino alla fine. Morì nel 2001

e per molti anni sembrò essere dimenticata, insieme ai suoi esilaranti personaggi. Ma come fortunatamente a volte accade, la Compagnia delle seggiole, un gruppo teatrale legato

al territorio, li ha riscoperti

e riproposti suscitando una calorosa accoglienza da parte dei fiorentini che sanno ridere intelligentemente di se stessi.

Il vuoto artistico lasciato

dalla Pasquini è stato dunque in parte colmato e la sua città, comunque grata per il suo apporto alla fiorentinità,

le ha dedicato recentemente una sala delle Murate.