REDAZIONE FIRENZE

Piano industriale quasi pronto. Botta e risposta tra Uil e Alia

Piano d’impresa sì, piano d’impresa no. È questo il dilemma nato nella tarda serata di ieri sulla Multiutility, dopo una...

Piano d’impresa sì, piano d’impresa no. È questo il dilemma nato nella tarda serata di ieri sulla Multiutility, dopo una...

Piano d’impresa sì, piano d’impresa no. È questo il dilemma nato nella tarda serata di ieri sulla Multiutility, dopo una...

Piano d’impresa sì, piano d’impresa no. È questo il dilemma nato nella tarda serata di ieri sulla Multiutility, dopo una nota della Uil Toscana. Il sindacato, in particolare il suo segretario generale Paolo Fantappiè, ha prima parlato di un piano d’impresa presentato nella sede di Alia dall’ad Alberto Irace, per poi rettificare sottolineando che si trattava "di una bozza (in attesa dell’approvazione del cda e dei sindaci)". In ogni caso un piano, agli occhi del sindacato, "molto ambizioso, che prevede una serie importante di investimenti a partire da diverse assunzioni, effettuate già nel corso di quest’anno, per un totale di circa 550 persone". Tre sarebbero i settori fondamentali: acqua, energia e rifiuti.

L’annuncio è stato poi condito dal commento del sindacato: "Come Uil Toscana – si legge sempre nella nota – apprezziamo il piano presentato ed evidenziamo come questo debba considerarsi un percorso verso la sostenibilità. Dal punto di vista economico con una riduzione delle tariffe applicate ai cittadini; dal punto di vista del servizio con un miglioramento dello stesso; per quanto riguarda la qualità del lavoro, con salari migliori, più diritti e una reinternalizzazione dei processi organizzativi. C’è poi più attenzione all’ambiente, anche considerando l’importante e imponente transizione verde che stiamo attraversando".

In serata la smentita di Alia, che ha sottolineato "che non è stato presentato alcun piano industriale" precisando invece che l’incontro con il sindacato "rientra nelle interlocuzioni che si stanno tenendo con i Comuni capofila di patto e i sindacati prima della chiusura del piano industriale e della sua approvazione nei cda delle società del gruppo".