Voto Italia Viva mischia le carte, ecco Bellosi

Sarà l’attuale presidente del Casellina calcio l’ospite finale di venerdì alla festa di partito. Continua la guerra interna tra i dem

Voto Italia Viva mischia le carte, ecco Bellosi
Voto Italia Viva mischia le carte, ecco Bellosi

Sarà Italia Viva l’ago della bilancia delle prossime amministrative. E il primo segnale che il partito di Renzi vuole lanciare in città è rivolto al Pd: la chiusura della festa di partito, venerdì prossimo, è stata affidata a Giovanni Bellosi, il possibile candidato ‘civico’ che fa tremare il centrosinistra. Mentre il Pd è dilaniato dalle guerre interne sulle candidatura a sindaco, diviso tra possibili primarie e percorsi assembleari, le forze che lo hanno sostenuto, in primis Italia Viva, unica vera compagine politica in un universo di liste civetta, sono state lasciate alla finestra.

E, si sa, alla finestra si guarda la gente che passa; alla finestra ci si apre al mondo. E se l’incontro col segretario metropolitano del Pd, organizzato per domani sera alle 21,30 in piazza Marconi, potrebbe sembrare normale nelle logiche politiche verso le amministrative, la serata con Bellosi (venerdì alle 21 sempre in piazza Marconi) assume un valore davvero interessante e ha fatto suonare più di un campanello d’allarme nel partito di maggioranza relativa. Bellosi è quello che rompe gli schemi. L’attuale presidente del Casellina calcio, potrebbe mettere insieme pezzi del centrodestra con alcuni insospettabili ‘padri nobili’ del centrosinistra cittadino.

Bellosi è ’maturato’: non è più il giovanissimo candidato di Alleanza Nazionale che da consigliere comunale insieme al collega Enrico Meriggi fece dannare la maggioranza con blitz e incursioni per denunciare gli errori nel governo della città. E lo testimonia non solo l’attività molto sociale svolta con il Casellina, ma anche il gradimento di Italia Viva, che prima lo ha invitato come relatore a una sua iniziativa cittadina sullo sport, adesso gli permette di chiudere la festa del partito con una chiacchierata a tutto tondo sulla città e sullo sviluppo di Scandicci. Per gli analisti del voto, il Pd senza Italia Viva a Scandicci difficilmente potrà superare il 50% finendo nell’incubo di un ballottaggio. Anche per questo, mentre i renziani di Scandicci, ‘si guardano intorno’ come si suol dire, nel Pd infuria la discussione.

Alcuni iscritti stanno pressando il segretario Francioli per capire quali sono le associazioni che lui intende consultare per capire quale sia secondo loro il profilo migliore per la candidatura a primo cittadino. Francioli peraltro in questa fase è stretto tra due fuochi: tra chi vuole le primarie e le reclama e quanti invece continuano a sostenere che il nome giusto deve uscire al termine di un percorso assembleare più tradizionale.

Fabri.morv.

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