
Giardino di Boboli (Germogli)
Firenze, 15 giugno 2021 - “Vogliamo il giardino di Boboli gratis anche il sabato e la domenica per i residenti". E' la richiesta che gli abitanti dell'Oltrarno tornano ad avanzare questa volta con una lettera inviata al direttore degli Uffizi Schmidt, al sindaco Nardella e al vice sindaco Bettini. Dopo la manifestazione del 27 maggio, organizzata contro i tre euro e alla prenotazione obbligatoria con 24 ore di anticipo per accedere al monumentale spazio verde il sabato e la domenica, i residenti tornano alla carica.
La regola, imposta dall’ultimo decreto del premier Draghi sulla riapertura dei musei, riguarda anche i fiorentini che, fino all’entrata in vigore di questo provvedimento, potevano entrare gratuitamente al parco mediceo presentando semplicemente un documento che attestasse la residenza in città (dal lunedì al venerdì, invece, resta la gratuità). “Decisioni - scrivono i promotori - conseguenti a disposizioni governative in fase di riapertura dopo l'emergenza covid che, però, non tengono conto di ciò che il Giardino di Boboli rappresenta da generazioni di fiorentini, né del fatto che da sempre è l'unico polmone verde del centro storico, frequentato gratuitamente dalla popolazione residente praticamente fin dall'anno 1766. Oasi verde amatissima, i primi ricordi d'infanzia, le prime gite nel verde, luogo ricco di vita cittadina vissuta e di storia tramandata da generazioni di fiorentini con orgoglio e senso di appartenenza”. Non solo le famiglie non vogliono rinunciare all'unico polmone verde del centro ma lanciano un appello al direttore Schmidt affinché “vengano riaperti gli accessi al Giardino da via Romana e da Porta Romana come da sempre è stato. L'unico accesso aperto al momento a Palazzo Pitti non è agevole alla popolazione anziana, alle famiglie con bambini, disagiato per le file lunghissime di turisti alla biglietteria e non pienamente fruibile da larghe zone cittadine troppo distanti”.
“Si chiede - conclude - che venga tolta la prenotazione online per l'accesso il sabato e la domenica e che il Giardino ritorni ad essere gratuito tutti i giorni dell'anno”. Il direttore Eike Schmidt, subito dopo la manifestazione di maggio, si schierò dalla parte dei cittadini: “Hanno ragione, le Gallerie degli Uffizi sono, come loro, dispiaciute e contrarie rispetto a questo obbligo. Purtroppo il decreto dice chiaramente che i luoghi di cultura che nel 2019 hanno ospitato più di un milione di visitatori possono far accedere il pubblico di sabato e domenica solo con la prenotazione effettuata almeno 24 ore prima. Insieme al sindaco Nardella abbiamo contattato i vertici della politica nazionale, ma finora senza successo".