Visiball, quando l’inclusione scende in campo

Presentato il progetto di “calcio visionario“, che si pone come obiettivo quello di far giocare insieme bambini vedenti e non vedenti

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di Barbara Berti

L’inclusione scende in campo. E non poteva essere diversamente per QuartoTempo Firenze, l’associazione con sede al circolo Arci Dino Manetti di Campi, che da sempre fa dello sport uno strumento per conoscere se stessi e gli altri, per prendersi cura del proprio corpo e della propria salute, per giocare e divertirsi, per sentirsi partecipi nell’arricchimento di un progetto comune. L’associazione propone principalmente calcio e basket per tutti: chi vuol giocare è il benvenuto, a prescindere dalle capacità o disabilità. La squadra di calcio a 5 per non vedenti, con ottimi risultati in campo, è stato il primo passo verso un progetto più ambizioso e ampio: il VisiBall, Calcio Visionario, presentato ufficialmente ieri mattina, nell’ambito dell’edizione 2022 del "No Gap Festival", con un torneo internazionale.

"Perché non far giocare insieme vedenti e non vedenti? Da qui è partito tutto - spiega Jacopo Fossi, responsabile della progettazione educativa di QuartoTempo - La nostra associazione ha dato vita a un regolamento per far giocare a calcio a 5 squadre miste di vedenti e non vedenti oltre al portiere che è comunque sempre un vedente. Di questo nuovo sport se ne sta interessando anche la Figc ma il nostro progetto vuole anche entrare nelle scuole per far sì che quei ragazzi che fino a oggi hanno trascorso la lezione di educazione fisica seduti in panchina, possano finalmente giocare con i compagni".

Nel VisiBall "ognuno gioca al massimo delle sue possibilità, l’agonismo è alto così come il divertimento" aggiunge Matteo Fazzini, presidente di QuartoTempo e responsabile dell’area sportiva e allenatore. Il Calcio Visionario è stato sviluppato da QuartoTempo nell’alveo del progetto europeo "Erasmus+ Four-Minute BarrierS" che ha come partner Bulgaria, Romania, Grecia, Irlanda e Belgio. "Il progetto mira a migliorare l’inclusione sociale dei ragazzi e si fonda sull’idea che incoraggiare i giovani con difficoltà visive a fare sport fin dalla tenera età sia importante per il loro sviluppo e la loro salute" sottolinea Fazzini. Secondo l’assessore Giorgia Salvatori, "le persone, la comunità e l’inclusione sono gli elementi che fanno innovazione oggi nei territori. Il calcio visionario di QuartoTempo ci fa capire che sempre la rete e le persone fanno la differenza nei percorsi di sviluppo e innovazione delle comunità".

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