
di Manuela Plastina
Giovanni Puleri
RIGNANO
"Ferito, arrabbiato, deluso. Le reazioni dei genitori ai fatti della scorsa settimana hanno dimostrato che il mio messaggio non è stato compreso: chiudere lo stadio è un segnale perché certe cose non riaccadano". L’amarezza del presidente della Rignanese Rossano Degl’Innocenti è palese. "Questo ruolo non remunerato è fatto di passione, impegno civico, tempo e responsabilità. Chi lo svolge crede nel calcio e nei suoi valori sociali. Assistere a certi episodi e poi vedere genitori che difendono il comportamento proprio e dei figli, obbliga a decisioni e segnali più drastici. Per ora chiudiamo le porte degli Allievi 2006. Se dovesse ricapitare altro, siamo pronti a chiudere ad altre squadre. A settembre poi valuteremo altre iniziative per far comprendere a ragazzi e famiglie il rispetto e il vero senso del calcio". La scelta della Rignanese è dura e divide gli animi: il presidente ha ricevuto qualche plauso, ma anche parecchie critiche, soprattutto dalla tifoseria e anche da qualche collega.
Il sindaco di Rignano Giacomo Certosi si dichiara amareggiato e sconcertato da quanto avvenuto la scorsa settimana. "La società ha ritenuto di chiudere le porte di fronte a episodi ingiustificabili – dice il primo cittadino -. D’altra parte una reazione che vada nella direzione del diffondere il rispetto e gli ideali dello sport era necessaria: mi auguro sia solo provvisoria per riaprire lo stadio anche ai tifosi delle squadre ospiti. Il nostro è un paese aperto e inclusivo: chiudere è una scelta dolorosa per tutti". Garantisce: "Qualsiasi azione la società metterà in campo contro la violenza e lavorare sul fair play, l’amministrazione sarà al suo fianco".
Il presidente Degl’Innocenti gode anche del supporto del direttore generale Fabio Bettucci. "E’ una decisione presa di comune accordo e comunicata anche alle società delle due squadre che prossimamente dovranno venire a giocare a Rignano. Dispiace, ma è un segnale che vogliamo dare ai tifosi, perché la società non può più accettare a ogni partita certi contegni irriguardosi in tribuna, dai grandi alle squadre giovanili, compreso quella di sabato scorso contro la Floriagafir".
In questi giorni il presidente ha parlato negli spogliatoi alla squadra e da tempo, ricorda Bettucci, "ci adoperiamo con delle riunioni coinvolgendo la classe arbitrale e i nostri staff tecnici, affinché ci sia sempre il massimo rispetto anche verso gli arbitri più giovani che iniziano il percorso arbitrale. Purtroppo continuiamo a non vedere risultati: ora basta. Con tanto sforzo economico e sulla collaborazione del volontariato, ogni anno cerchiamo di migliorare sempre il nostro settore giovanile per il bene del calcio di Rignano. Però, per farlo, occorre anche la collaborazione dei tifosi".