REDAZIONE FIRENZE

Violenza di genere, provvedimenti triplicati Siglata l’alleanza fra questura e Artemisia

Si amplia la rete a protezione di chi subisce atti persecutori e abusi .

Violenza di genere, provvedimenti triplicati Siglata l’alleanza fra questura e Artemisia

La questura di Firenze e il centro antiviolenza Artemisia hanno sottoscritto un protocollo di collaborazione per tutelare chi subisce atti persecutori, violenza di genere e domestica, ma anche i minorenni vittime di abusi e maltrattamenti. Obiettivo del protocollo "è ottimizzare il raccordo pluriennale" tra via Zara e l’associazione "attraverso forme di collaborazione strutturata, un linguaggio condiviso, procedure operative coordinate" come hanno spiegato il questore Maurizio Auriemma e la presidente dell’associazione, Elena Baragli, alla firma (foto). La questura, quindi, ha predisposto una rete di referenti specializzati all’interno delle sue diverse articolazioni (divisione anticrimine, squadra mobile, commissariati, ufficio immigrazione) "per offrire un’accoglienza tempestiva e qualificata e un adeguato supporto alle vittime".

Artemisia indicherà le operatrici di riferimento per i casi specifici e agevolerà l’individuazione di specialiste per l’audizione delle vittime vulnerabili. Il fine "è la costruzione di una comunicazione efficace e rapida tra operatori di polizia e centro antiviolenza".

Punto focale dell’accordo sta nel coordinamento tra la questura e Artemisia sul provvedimento di ammonimento del questore, che rappresenta "una fondamentale misura di prevenzione avanzata e di tutela anticipata della vittima, sia nell’ambito degli atti persecutori, che della violenza domestica". Le operatrici di Artemisia, infatti, informeranno le donne sull’ammonimento, con la consegna del materiale messo a disposizione dall’anticrimine.

Dopo l’esecuzione della misura, con lo scopo "di rafforzare la tutela della vittima, la divisione anticrimine e l’associazione, previo consenso della donna, si raccorderanno per valutare l’efficacia della misura" si spiega. Si tratta di "un aspetto di notevole rilievo se si considera che da gennaio 2023 i provvedimenti emessi dal questore sono triplicati" rispetto al 2022: 18 a fronte dei 6 dell’anno precedente.