REDAZIONE FIRENZE

“Il grande cuore dei vigili del fuoco: così hanno salvato mio figlio”: la lettera

Una madre invia parole di ringraziamento alla caserma del distaccamento di Barberino di Mugello

Vigili del fuoco in una foto di repertorio

Barberino di Mugello (Firenze), 26 aprile 2024 – "Vorrei ringraziare con profonda riconoscenza il Corpo nazionale dei vigili del fuoco ed in particolare il personale del turno B di Barberino di Mugello (Firenze), che ha aiutato mio figlio in un momento di emergenza la tarda sera del 10/4".

Lo scrive Beatrice, residente a Barberino di Mugello, in una lunga lettera di ringraziamento inviata ai vigili del fuoco.

"Mio figlio con una sua amica erano andati a fare un'escursione a Valibona, sopra le Croci di Calenzano - scrive la donna -, quando all'improvviso un temporale fortissimo li ha colti di sorpresa e hanno perso l'orientamento nel bosco. Ci hanno chiamato terrorizzati, sotto una pioggia torrenziale, con il cellulare quasi scarico senza sapere dove andare. Ho chiamato così il 112 con apprensione e ho subito ricevuto una grande assistenza telefonica, sia dalla centrale Nue che successivamente dalla sala operativa dei Vigili del fuoco, ma la squadra di Barberino intervenuta rapidamente per aiutarci è andata sopra le aspettative".

"Il caposquadra ci ha lasciato il suo numero di telefono - racconta ancora Beatrice - rassicurandomi e poi si è diretto con il resto della squadra verso la zona individuata. La squadra ha percorso un sentiero con una pendenza sfidante per circa 45 minuti di cammino, mentre continuava a piovere a dirotto e hanno raggiunto i due ragazzi che erano spaventati e infreddoliti", "riportandoli sani e salvi da noi genitori".

"La squadra è stata meravigliosa - aggiunge -, ha rassicurato i ragazzi, li ha fatti sentire al sicuro e quando sono arrivati da noi genitori sembrava avessero trovato una 'seconda famiglia' nella squadra dei vigili del fuoco".

E ancora, "non dimenticherò mai i sorrisi di quei ragazzi del distaccamento di Barberino del Mugello rivolti a noi e ai due ragazzi che si erano persi, per farci stare tranquilli che tutto si era andato bene. Questo non è fare solo il proprio lavoro ma è metterci il cuore e capire quanto si può fare la differenza per le persone che si trovano di punto in bianco in difficoltà. E questa squadra l'ha fatto davvero".

"Grazie grazie grazie - conclude Beatrice - ho conosciuto persone veramente 'speciali' a cui saremo sempre debitori e che ricorderemo per la grande umanità, che non è affatto scontata o dovuta".