Videogiochi: passatempo o dipendenza?

Una passione che accomuna bambini e adolescenti di tutte le età, ma anche molti adulti

Oggi sempre più ragazzi trascorrono i loro pomeriggi di svago davanti ai videogiochi, strumenti costruiti abilmente per suscitare emozioni forti. Il videogame è un gioco che permette di interagire con le immagini sullo schermo. Si può giocare da soli o in competizione con altri. Una pratica eccessiva e senza controllo può provocare nel giocatore delle patologie e creare una forma di dipendenza. Alcuni ragazzi si rifugiano nei videogiochi diventandone quasi prigionieri, al punto da non potersene distaccare e a non riuscire a distinguere il mondo reale da quello virtuale. Nei giochi sparatutto, ad esempio, si simulano sparatorie, atti che potrebbero sviluppare un’indole violenta, rischiando di riversare nella vita reale l’aggressività assorbita. Per altri diventa un mezzo per conoscere nuove persone con cui spesso condividono i propri dati e preferiscono passare del tempo anziché stare con la propria famiglia o uscire.

Se scelti in modo accurato, i videogiochi possono essere strumenti che sviluppano una serie di capacità come il ragionamento, la memoria e la capacità di risolvere i problemi.

Luci e ombre, una questione di scelta.

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