REDAZIONE FIRENZE

Traffico a Firenze, una giornata nera. Caos Careggi, un metro al minuto

Un’altra giornata di passione, circolazione bloccata in tutta la città

Traffico in città (Fotocronache Germogli)

Firenze, 8 giugno 2017 - Alle 7.30 di mercoledì 7 giugno le dita dei tecnici della mobilità, in Palazzo Vecchio, erano già incrociate. La speranza non era che tutto filasse liscio, per carità. Ma almeno, dopo la sbornia da ingorgo di giovedì scorso, di assistere al primo giorno di semi-quiete al volante. E invece è stata una tempesta dopo la tempesta: Dalmazia in ginocchio, tunnel Strozzi-Strozzi paralizzato o quasi e via Bronzino immobile. Un brutto assaggio in vista di Pitti Immagine che dal 13 al 16 giugno monopolizzerà il traffico che gravita intorno alla Fortezza.

A cui si potrebbe aggiungere la ciliegina sulla torta, amarissima, dello sciopero Ataf dalle 15.15 alle 19.15 nell’ultimo giorno della kermesse. Ma anche il carico dello operazioni di smontaggio di Pitti sul quale in Comune hanno già suonato l’allerta, bollandolo come «il giorno più critico». Ma intanto ieri negli abitacoli è già stato servito un bell’antipasto. Il mercoledì da leoni (in gabbia) dei fiorentini è iniziato alle 8 in zona Rifredi. Qui a mettere nei guai il flusso di marmitte sono stati via Vittorio Emanuele e viale Morgagni sotto i ferri per la tramvia. Il solito «dribbling» con i quali le auto dirette a Peretola e l’autostrada li evitano passando verso Firenze Nova, è fallito. Il risultato: maxi ingorgone in viale XI Agosto con ripercussioni fino a piazza Leopoldo e via Circondaria. Con tempi di percorrenza lumaca, dai 30 ai 40 minuti per conquistare l’ingresso in autostrada da Rifredi. Male anche in ingresso città. A peggiorare le cose ci ha messo lo zampino la malasorte. Dopo le 10 infatti una bisarca carica d’auto si è quasi incastrata sotto al cavalcavia dell’autostrada dietro via Palagio degli Spini causando rallentamenti in direzione Novoli. Il tappo si è risolto dopo un’ora di paralisi. Murati vivi in auto anche in via Alderotti dove dalle 8.30 in poi la media di avanzamento è stata da stillicidio: un metro al minuto.

Lo stesso copione in via Aretina e sulla Bolognese. L’andamento lento è arrivato anche nei sottopassi gemelli Strozzi-Strozzi e Milton-Strozzi. E’ qui che l’intoppone (annunciato) ha partorito il codazzo di auto: chiusura della rampa Spadolini e uscita dal tunnel Milton-Strozzi orfano di una corsia in uscita per la demolizione della rampa provvisoria. Il contraccolpo si è sentito in viale Lavagnini e nel sottopasso gemello Strozzi-Strozzi. La partita più importante per Pitti e dopo la kermesse si giocherà proprio nei 400 metri d’asfalto che cuciono l’uscita dei sottopassi a viale Belfiore. Dopo la fine di Pitti, dal 20 giugno, i cantieri per unire i binari di via Guido Monaco a quelli in uscita da Palazzo Mazzoni sbarcheranno al centro di viale Belfiore. L’operazione dovrebbe concludersi entro la fine di luglio. L’estate di passione è appena iniziata.

cla.cap