Via Palazzuolo resiste Residenti in strada contro l’assalto degli spacciatori

La manifestazione degli abitanti è finita davanti al deposito bagagli diventato nel frattempo l’epicentro del traffico di droga nella zona "Le botteghe sono sparite, vediamo solo minimarket e internet point".

di Rossella Conte

Una norma all’interno del Regolamento Unesco che vieti l’apertura di attività come depositi o custodia per conto terzi che non abbiano un sistema di accesso regolamentato. L’assessore alla sicurezza Benedetta Albanese, dopo una serie di sopralluoghi con la municipale, in collaborazione con l’assessore al commercio Giovanni Bettarini, sta definendo gli ultimi dettagli della norma che servirà a migliorare la sicurezza del centro storico.

"Da mesi ci stiamo lavorando con Bettarini - sottolinea Albanese - e la norma è già pronta. Siamo allo studio finale". Una risposta forte che Palazzo Vecchio vuole dare agli abitanti di via Palazzuolo che non ne possono più. E hanno deciso di dire basta. A gran voce, scendendo in strada proprio nell’ora e nel giorno in cui pusher e balordi raggiungono la maggiore concentrazione: venerdì pomeriggio alle 18. Suona come una chiamata alle armi l’invito del comitato Palomar Palazzuolo che ha chiesto a commercianti e residenti innamorati del proprio quartiere di uscire dalla propria bottega o dal proprio portone per ritrovarsi davanti al Leave The Luggage, il deposito bagagli diventato nel tempo un covo di spacciatori e un po’ il simbolo del degrado. Un modo per chiedere misure forti per contrastare spaccio e microcriminalità e la proliferazione di attività sospette e "riappropriarsi" del loro pezzo di vita.

"Siamo stanchi, non ne possiamo più. Riconosciamo la presenza delle forze dell’ordine e con l’assessore alla sicurezza Albanese abbiamo portato avanti un percorso di collaborazione. Ma ora c’è bisogno di più" spiega una delle anime di Palomar Palazzuolo, Andrea Boccacelli. Che aggiunge: "Da più di un anno protestiamo contro il cambiamento di destinazione d’uso di un minuscolo locale, nato per depositare i bagagli e diventato invece la sede preferita di spacciatori e tossici della zona". La proprietà del Leave The Luggage, proprio ieri raggiunta al telefono dalla Nazione, rassicura: "Siamo in contatto con i carabinieri e stiamo predisponendo un intervento di messa in sicurezza. In buona sostanza, all’incirca tra due settimane, potrà entrare solo chi è in possesso del codice e quindi solo i nostri clienti" dice.

Lo spaccato descritto da chi ci vive fa rabbrividire: persone che si bucano in pieno giorno, siringhe a terra, risse a suon di bottiglie nel mezzo di strada, un via vai incessante di spacciatori e consumatori. "Abbiamo denunciato la situazione molte volte ma nessuno si è mosso" aggiunge Calogero Bellavia che vive da 30 anni in via Palazzuolo. Lui è arrivato quando la strada era ancora una via a forte vocazione artigiana. "Negli anni è cambiato tutto" aggiunge. Lo stesso pensiero di Donatella Bindi, residente dal 1999. "Le botteghe hanno chiuso lasciando spazio ad attività come minimarket e internet point con le conseguenze sotto gli occhi di tutti". Palomar Palazzuol ha annunciato altri due presidi all’angolo con via Santa Lucia e via Maso Finiguerra.

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