
FIRENZE
Sotto lo studio del notaio, quelli del centro sociale ’Next Emerson’ protestano. E sopra, nessuno si presenta a fare un’offerta per l’acquisto dell’area di via di Bellagio, base d’asta 2,3 milioni di euro. Missione compiuta ma solo parzialmente perché, come ricordano in una nota gli occupanti dell’area di Castello, "la questione è tutt’altro che chiusa, l’area rimane tra le proprietà dell’ex cooperativa Unica da vendere all’interno del processo di liquidazione generato dalla mala gestione e dalle politiche speculative dell’amministrazione della cooperativa edilizia". Il sindaco Nardella ha infatti inserito quell’area nella "vetrina" ’Invest in Florence’, un catalogo per invogliare investitori da tutto il mondo. Al posto dei capannoni che una volta ospitavano manifatture e fabbriche, possono essere fatte villette su un totale di 3.800 metri quadrati. Il timore è che con l’arrivo di un acquirente, scatti lo sgombero per gli occupanti. Per questo, ieri mattina in piazza Beccaria, c’è stata una nutrita presenza di manifestanti, che successivamenti si sono mossi in corteo in direzione di Piazza dei Ciompi dove si è tenuta un’assemblea. "Da parte nostra continueremo a ribadire che quest’area ha già ritrovato un proprio utilizzo consono al recupero di un’ex area industriale dismessa, un utilizzo sociale, che si esprime in un ricca vita culturale, basato sui principi di mutualismo, solidarietà e autogestione", spiega una nota.
Gli occupanti ricordano che "persistono le altre criticità sul quartiere, in primis il progetto sull’area dell’ex Cerdec, 40 mila metri quadri nel mezzo del quartiere e a ridosso delle ville medicee, che vedrà l’amministrazione confrontarsi con gli abitanti del quartiere il 26 settembre, data nella quale non mancheremo".
ste.bro.