GIOVANNI BALLERINI
Cronaca

’Vi racconto Ivan Graziani, mio padre’. Filippo presenta le canzoni inedite

Il nuovo album si chiama "Per gli amici" ed esce a trent’anni di distanza da "Malelingue". Uno dei brani con la collaborazione di Colapesce e Di Martino: "Felice di poter lavorare con loro".

’Vi racconto Ivan Graziani, mio padre’. Filippo presenta le canzoni inedite

"Abbiamo rinvenuto nello studio di registrazione di mio padre, davanti casa nostra, un po’ dei suoi demo. Ci abbiamo lavorato e siamo riusciti a passare i pezzi in digitale, così ho potuto produrre e arrangiare le 8 canzoni e con gioia il 26 gennaio è finalmente uscito il nuovo album di Ivan Graziani". Il disco si chiama "Per gli amici" ed esce a distanza di una trentina di anni da "Malelingue", l’ultimo album di inediti in studio di Ivan Graziani. Il nuovo album è stato pubblicato su etichetta Numero Uno/Sony Music ed è composto da otto brani inediti: "Una donna", "La rabbia", "L’Italianina", "La canzone dei marinai", "Tv", "Miley", "Ti sorprenderò" e "Per gli amici", che dà il titolo al lavoro. Il figlio di Ivan, Filippo Graziani, ha presentato il progetto ieri al pubblico alla Feltrinelli Red di Piazza della Repubblica, intonando dal vivo un paio di canzoni. Era presente Andrea Scanzi.

Filippo, che lavoro avete fatto per questo bel disco?

"Un’operazione di restauro per le voci e per le chitarre. Poi gli arrangiamenti per portare a termine i brani, con qualche accompagnamento al basso, batteria e chitarra, ma già gli originali suonavano bene".

Un bell’omaggio alla memoria di suo padre?

"Penso che il regalo l’abbia fatto papà, che ci ha lasciato questa bella testimonianza ed è riuscito a farci sentire nuove canzoni dopo tanto tempo. Io ho solo finito di cucire il vestito che aveva iniziato mio padre: questi provini erano già molto avanti nella produzione, c’erano le tracce separate, c’erano le voci e le chitarre lavorabili".

Perché l’avete chiamato ’Per gli amici’?

"Perché contiene una canzone che si chiama così. E poi, per papà gli amici erano molto importanti e la canzone rispecchia in maniera perfetta il modo di scrivere di mio padre. Quando è arrivato il momento di scegliere il titolo non ho avuto dubbi. Essendo il suo ultimo disco volevo che rappresentasse mio padre al 100% e così è stato".

C’è anche un brano, "La canzone dei marinai", che avete rielaborato anche con Colapesce e Di Martino?

"E’ uscito prima e ha fatto da aperitivo al progetto. Questo brano ha poi un merito da non sottovalutare, quello di aver fatto dialogare papà con la nuova generazione di cantautori. L’etichetta Numero Uno ci ha messi in contatto con Colapesce e Di Martino e, visto che loro due amano il repertorio di mio padre e si erano innamorati della canzone, siamo stati felici di lavorare a questo brano insieme. Loro hanno inserito un ritornello diverso e altre parti. E, alla fine, secondo me il risultato della loro versione è ottimo. Insomma chi vuole ascoltare la versione originale la trova nel nostro album, che è stato pubblicato in vinile (sia nero, che colorato), su cd e su tutte le piattaforme digitali, ma c’è una interessante versione diversa nel cd di Colapesce e Di Martino".

Ivan Graziani è stato un innovatore: ha sperimentato per primo una via rock alla canzone d’autore italiana …

"Gli piaceva sperimentare. In effetti anche tutti i brani del nuovo disco risultano molto attuali ancora oggi. Mio padre raccontava storie in musica. E le storie non hanno scadenza, si possono ascoltare in qualsiasi momento, mantenendo inalterata la freschezza originale".