Veronica Simeoni, il belcanto per un recital

Il mezzosoprano debutta sabato al Teatro Goldoni con il Maggio. “Voix d’espoir”: "Lo dedico alla mia maestra Raina Kabaivanska"

di Titti Giuliani Foti

"Questo disco e questo concerto che presentiamo sono un’occasione preziosa per me e il mio collega, il pianista Michele D’Elia, per dimostrare quanto amore e dedizione abbiamo nei confronti della musica francese. Presentare un lavoro così è come mettersi a nudo, come rivelando piccole imperfezioni e rughe, ma anche il miglior sorriso e lo sguardo più accattivante": Veronica Simeoni una delle voci più belle e limpide della lirica italiana da mezzosoprano, sarà a Firenze per "Il salotto musicale recital di canto" sabato prossimo, 24 ottobre alle 18 al Teatro Goldoni, in Oltrarno, inserita nel programma del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.

Veronica, un concerto atteso dal pubblico fin da marzo, annullato causa Covid.

"Sì e atteso anche da me sinceramente. E’ un recital di canto per la presentazione del cd della collana Maggio Live “Voix d’espoir”. E dedico questo lavoro alla persona che più di tutte ha creduto in me e mi ha indicato questo tipo di musica: la mia maestra Raina Kabaivanska".

Lei è un mezzosoprano, voce potente e in un certo senso privilegiata.

"Sì è proprio così, anche se sembra che porti l’acqua al mio mulino, mezzosoprano vuol dire vore repertorio privilegiato: è vero che come voce abbiamo meno ruoli, ma senza dubbio sono tutti molto interessanti. Vuoi mettere la potenza di una Carmen o del repertorio francese che è appannaggio di questo ruolo femminile? Poi il concerto verte sulla musica francese da camera e operistica, per cui, perfetto".

Veronica, lei assieme a D’Elia al pianoforte, sono anni di collaborazione, qual è il risultato?

"Noi due ormai siamo un unicum sul palco, mi sembra retorico e limitativo dire che siamo più che affiatati, ma è proprio così. Abbiamo scelto una raccolta di brani tra musica da camera francese che spazia da “Les nuits d’été”, a sei liriche di Berlioz, a una scelta di melodie di Hahn, famoso per l’amicizia con Proust. E vorrei citare anche “Voix d’espoir”, il brano di Donizetti che dà il nome al nostro disco dove si riconosce il motivo della meravigliosa aria “Una furtiva lagrima” dall’ Elisir d’amore. Ci asranno altri brani di Federico Biscione e per chiudere da Samson et Dalila, l’aria di Dalila “Amour! Viens aider ma faiblesse” di Camille Saint-Saëns".

Quanto conta l’esperienza con il Maggio Fiorentino?

" Ho cantato tante volte al Maggio con cui ho un rapporto di amicizia che dura da tempo: tornare a Firenze per me è sempre un piacere, un onore e un privilegio".

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