REDAZIONE FIRENZE

Velocità e rischio fuga. Fermato il conducente

In manette il 24enne tunisino, è irregolare. Attesa per test su droga e alcol

Velocità e rischio fuga. Fermato il conducente

di Stefano Brogioni

FIRENZE

Ventiquattro anni, tunisino, irregolare.

Chissà se in condizioni di guidare una moto di grossa cilindrata.

Il conducente della Bmw - rubata in centro - che nella notte tra il 16 e il 17 ottobre si è scontrata contro la Panda del 43enne Lorenzo Brogioni, uccidendolo, è ora sottoposto a fermo.

Il provvedimento è stato disposto dal sostituto procuratore Gianni Tei ed è stato notificato dalla polizia municipale all’immigrato, che si trova ricoverato all’ospedale di Careggi. Trattandosi di un cittadino straniero, è stata informata la sua Ambasciata a Roma.

All’uomo viene contestato l’omicidio stradale, aggravato da una serie di condotte come quella dell’alta velocità - assai superiori ai limiti in città - e l’aver imboccato via Gioberti contromano. In più, vista la sua precarietà sul territorio, il pericolo di fuga una volta dimesso dall’ospedale.

Forse già oggi, il nordafricano comparirà davanti al gip per la convalida.

Ma le bocce non sono ancora ferme. Sono attesi ad esempio gli esiti degli esami sull’assunzione di alcol e droga da parte dell’extracomunitario. In caso di esito positivo la sua posizione si aggraverebbe ancora. La procura dei minori ha invece deferito per ricettazione (in concorso con il 24enne) il 17enne (secondo i primi accertamenti minore non accompagnato) passeggero della moto rubata.

Ma le indagini proseguono. Per chiarire meglio la dinamica del sinistro e anche il modo e il momento in cui la moto Bmw, che si è schiantata contro la Panda che da via del Ghirlandaio si stava immettendo in via Gioberti (facendola addirittura ribaltare), è stata rubata.

Al momento, i due indagati rispondono solo di ricettazione, ma un’ipotesi è che siano stati sempre loro a perpetrare il furto del mezzo.

Mezzo su cui sembra che viaggiasse una terza persona (forse una donna) al momento ancora ricercata.

Per questo continuano le acquisizione di immagini delle telecamere dei negozi di via Gioberti e video girati da cittadini alla ricerca di un dettaglio che possa portare all’identificazione del soggetto mancante.