Vandalizzate tre pietre d’inciampo "Vergogna, gesto inaccettabile"

Tra via Bovio e via Scialoja sono apparse scritte offensive sulle lapidi per le vittime della Shoah. Il sindaco Nardella: "La vostra ignoranza non vincerà mai, cerchiamo il responsabile con le telecamere"

di Iacopo Nathan

Un gesto vergognoso, una macchia che ha imbrattato Firenze e la sua storia, che deve essere cancellata il prima possibile. I residenti del Quartiere 2, tra via Scialoja e via Bovio, hanno accolto il caldo torrido del pomeriggio di ieri, scoprendo una vera barbarie nel loro quartiere. Le tre pietre d’inciampo di via Bovio, in memoria Giorgio Levi delle Trezze, Xenia Haya Poliakov e Lucia Levi, infatti, sono state vandalizzate con dello spray nero, con accanto la sigla FGC, a completare lo scempio ci ha pensato un altro gesto vandalico: davanti ad un portone di via Scialoja è stato disegnato il logo delle SS naziste. Secondo la Digos intervenuta sul posto la sigla utilizzata _ FGC _ rimanderebbe ai Fasci giovanili combattenti, formazione di estrema destra. Già nel 2020 si era verificato un episodio analogo in zona Campo di Marte: l’ipotesi è che si tratti dello stesso possibile obiettivo. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire l’episodio anche attraverso le telecamere della zona.

Il primo a commentare il fatto è stato il presidente del Quartiere 2, Michele Pierguidi: "Confido nelle telecamere ma soprattutto nella giustizia divina". "Dove le vittime della shoah furono arrestate abbiamo installato le pietre d’inciampo - ha scritto sui social il sindaco di Firenze, Dario Nardella - per mantenere viva la memoria. A chi le ha coperte con simboli nazisti dico: la vostra ignoranza non vincerà mai. Voi le coprite, noi le puliamo. E con le telecamere cercheremo il responsabile".

Da subito sui social è iniziato un vero tam tam, con le foto che in pochi minuti hanno fatto il giro di chat e gruppi, creando sdegno. "Si tratta di un grave episodio che condanniamo con forza - ha detto l’assessore, Sara Funaro -. Firenze si riconosce nei valori della Resistenza, dell’antifascismo e dell’antisemitismo. Chi compie questi gesti non ha rispetto del passato e calpesta la nostra memoria".

"Un gesto da condannare senza se e senza ma - conclude l’assessora alla Cultura della Memoria, Maria Federica Giuliani -. Si tratta di un episodio grave perché questi blocchetti sono la testimonianza di una tragedia della storia. Ogni pietra riporta il nome di una persona che ha perso la vita a causa della violenza e delle deportazioni nazi-fasciste avvenute anche a Firenze. Perciò imbrattare questo segno della memoria rappresenta un oltraggio alle tante vittime dell’Olocausto davvero intollerabile". "Imbrattare le pietre d’inciampo è indegno e costituisce un gesto che non può, in alcun modo, trovare spazio nella nostra città - dice Antonio Montelatici consigliere del gruppo Centro -, oltreché in una società civile e democratica. Gli autori di questo vile gesto offendono le vittime della tragedia dell’Olocausto, e spero che siano al più presto assicurati alla giustizia

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