
Vaiolo delle scimmie. Undici contagiati alle feste di Capodanno nelle discoteche
Almeno due diversi focolai di vaiolo delle scimmie collegati, secondo i primi accertamenti, a due feste tra Firenze e provincia. Sono 11 le persone che al momento risultano positive all’infezione virale, che si trasmette principalmente mediante rapporti sessuali non protetti e che si manifesta con eruzioni cutanee con vescicole, linfonodi ingrossati e febbre. Il primo caso nella seconda settimana di gennaio, quando un medico di famiglia del Mugello ha osservato i sintomi e sottoposto ad accertamenti un paziente, poi risultato positivo. Nei giorni successivi sono emersi altri sei casi, tutti relativi a uomini fra i 26 e i 46 anni, che avevano partecipato allo stesso party di fine anno in un locale di Firenze. Passati altri giorni, sono scattate altre tre diagnosi: in questo caso, le persone positive al vaiolo delle scimmie sono risultate collegate a una seconda festa, in altra sede, ma sempre nel Fiorentino. Ieri, infine, l’ultimo paziente, sul quale sono in corso accertamenti per capire eventuali collegamenti con le altre persone infette: è importante provare a ricostruire la catena dei contatti per limitare un ulteriore propagarsi della malattia.
"I servizi di igiene pubblica delle Asl hanno svolto le indagini epidemiologiche per individuare eventuali contatti – si legge nella nota della Regione - e hanno proceduto a notificare i casi al Ministero della salute. Sono state messe in atto tutte le procedure individuate nella circolare ministeriale che prevedono auto-isolamento e informazione sulle misure igieniche e i comportamenti da attuare, al fine di prevenire la diffusione. La Regione, con i settori competenti, è in stretto contatto con le Asl per un monitoraggio costante della situazione, che si presenta come stabile e sotto controllo".
In base ai luoghi di residenza delle persone infettate sono state coinvolte la Asl Toscana Centro, la Sud Est e la Nord Ovest. "Nessun allarmismo – ha commentato Pierluigi Blanc, infettivologo dell’Ordine dei Medici di Firenze - ma la vaccinazione deve essere consigliata alle persone con Hiv e alle categorie a rischio".
Il vaiolo delle scimmie è una malattia virale infettiva rara, ormai approdata in varie parti del mondo. Si manifesta con sintomi simili a quello del vaiolo, ma in forma meno grave, che tende a guarire spontaneamente. La trasmissione può avvenire attraverso il contatto fisico stretto, a maggior ragione se di tipo sessuale, tra persone infette. L’infezione fu identificata per la prima volta nelle scimmie nel 1958, mentre il primo caso sull’uomo risale al 1970. La malattia è stabilmente presente nella popolazione dell’Africa centrale e occidentale, mentre il primo focolaio in altri continenti è stato registrato del 2003 negli Stati Uniti, a seguito dell’importazione di mammiferi infetti. Nel 2022 l’arrivo in Europa, con focolai non riconducibili a viaggi o a animali.