Vaccini, tocca alle riserve riempire gli hub. Ma è già caos sui richiami per le vacanze

Oggi via ai fragili under 60: ecco l’elenco delle patologie che dà diritto alla priorità sulle fasce d’età. Aziende via a metà giugno

Vaccinazioni al Mandela forum, l’hub più grande della Toscana

Vaccinazioni al Mandela forum, l’hub più grande della Toscana

Firenze, 18 maggio 2021 - Con il via alle prenotazioni del primo biennio della fascia dei quarantenni (il 1972 e 1973) – oltre 44mila prenotazioni da fine giugno in avanti in poco più di tre ore dalle 17 –, ieri si è aperta ufficialmente la campagna di vaccinazione di massa in Toscana. In base alla tabella di marcia si procederà oggi con gli appuntamenti per le classi d’età 1974-75 e per i soggetti fragili e con comorbidità, domani 1976-77, giovedì 1978-1979, venerdì 1980-81.

Vaccini aperti anche per i quarantenni: il calendario

Fragili Oggi alle 14 il portale regionale aprirà anche ai fragili under 60, previsti nella categoria 4 del piano nazionale vaccini: si tratta delle persone con patologie non gravi da rientrare tra gli estremamente vulnerabili, il cui elenco è stato approvato ieri in giunta in un disciplinare.

L’elenco delle patologie Ecco le patologie che danno diritto alla prenotazione in via prioritaria rispetto alle fasce d’età, con i relativi codici d’esenzione dal ticket: psoriasi, sclerosi multipla, sclerosi sistemica, spondilite anchilosante, osteomielite cronica, connetiviti, epatite cronica, malattie cerebrovascolari, tumori, tutte le malattie rare, asma, insufficienza respiratoria cronica, tubercolosi, broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco), malattie cardiache e del circolo polmonare, malattie delle arterie, vene e capillari, demenze, Alzheimer, epilessia, miastenia grave, Parkinson e altre malattie extrapiramidali, psicosi, diabete mellito e insipido, acromegalia e gigantismo, tiroide, morbo di Paget, sindrome di Klinefelter, Hiv, insufficienza renale, rene policistico, ipertensione, anemia emolitica, artrite reumatoide, colite ulcerosa e morbo di Crohn, Lupus eritematoso, malattia di Sjogren.

‘Buchi’ nelle agende Dalla Regione è arrivato alle Asl un input perentorio per mandare avanti la campagna di vaccinazioni senza dispersione di forze. Le agende di prenotazione sono pronte il giorno prima rispetto alla data di somministrazione: quando negli hub ci sono posti rimasti liberi, perché npon prenotati tramite portale, il responsabile del centro vaccinale dovrà fare il massimo sforzo per riempire ogni singolo spazio facendo ricorso alla lista delle riserve presente per ogni fascia di età.

Il problema dei richiami Con l’approssimarsi della stagione estiva sta emergendo il problema dei richiami. Per Astrazeneca, che prevede la seconda dose a 84 giorni, i vaccinati in questo periodo dovranno fare il richiamo praticamente a metà agosto, mentre per i vaccini a Rna messaggero (Pfizer e Moderna) il richiamo è dopo 42 giorni. E tutti coloro che che si prenotano da metà giugno a metà luglio avranno la seconda dose fissata proprio in agosto. Le Asl sono già tempestate di richieste di spostamenti di cittadini che hanno fissato vacanze con viaggi anche fuori regione e fuori Italia.

Vaccino in vacanza In questa situazione, che fare? Il governatore Giani manda un messaggio tranquillizzante a quanti trascorrono le ferie in Toscana. "Con un maggiore arrivo di dosi saremo in grado di assicurare il richiamo anche nelle località turistiche", spiega. Tuttavia il fenomeno dovrà essere gestito con un quadro di regole chiare e universali che permetta di individuare chi ha diritto e per quali ragioni ad anticipare il richiamo: tra questi ci sono anche le vacanze?

Vaccini nei luoghi di lavoro Dalla seconda metà di giugno, i vaccini potranno essere somministrati anche nei luoghi di lavoro, se le dosi a disposizione lo permetteranno. "Stiamo definendo i protocolli necessari per avviare la vaccinazione anche nei luoghi di lavoro – spiega Giani – Fermo restando che l’adesione alla campagna vaccinale da parte delle aziende e dei relativi lavoratori è volontaria e che il modello organizzativo, che attiveremo, è condizionato dalla reale disponibilità di vaccini e dalle categorie, che dobbiamo vaccinare in via prioritaria".

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