
L’assessora all’Istruzione, Benedetta Albanese invita i fiorentini a partecipare agli oltre 70 corsi disponibili sia online che in presenza
Più di 6231 iscritti, sei dipendenti comunali e 71 corsi. È questa l’offerta dell’Università dell’Età Libera, nata nel 1983 dalla collaborazione fra Palazzo Vecchio e l’Università di Firenze. Un sodalizio che nel corso degli anni si è arricchito della collaborazione di altre istituzioni culturali della città e della partecipazione di cultori della materia. Le nuove iscrizioni parto il 1 ottobre e termineranno il 31, per riaprire dal 4 novembre al 14 marzo. Saranno effettuate prevalentemente via mail e tutte le informazioni saranno reperibili sul portale educazione, oltreché sul programma cartaceo: per quest’anno sono previsti 75 corsi e 36 laboratori. Quest’anno all’interno dei corsi di ascolto sono previsti sia il corso di Educazione Finanziaria offerto da Banca d’Italia, come consueto, che il corso ‘Truffe agli anziani: quali sono e come difendersi’ offerto dal corpo di polizia municipale.
Anche per il 2024/2025 le attività verranno proposte in parte in presenza e in parte a distanza. Per alcuni corsi con adesione superiore alla disponibilità degli spazi, verrà proposta la possibilità di seguire in presenza o contemporaneamente online.
"I corsi – spiegano da Palazzo Vecchio – è aperta a tutti coloro che vogliono ampliare il loro orizzonte culturale. Si connota per l’articolata scelta di corsi e laboratori, su tematiche varie, tenuti da docenti qualificati nell’ambito dell’educazione degli adulti. Corsi e laboratori sono stati proposti esclusivamente in presenza, esclusivamente on-line (tramite piattaforma dedicata) oppure in doppia modalità, presenza e on-line, laddove la richiesta degli utenti abbia superato la disponibilità dei posti nei teatri".
"L’Università dell’Età Libera – commenta l’assessora all’Istruzione, Benedetta Albanese – oltre a diffondere conoscenza, svolge un ruolo prezioso nel rafforzare il tessuto sociale. Essa crea un ambiente stimolante in cui condividere esperienze, costruire nuove reti. In un mondo in cui l’invecchiamento della popolazione è una realtà crescente, questa istituzione diventa anche uno strumento per combattere l’isolamento e promuovere una vita attiva e partecipata".