Una volta c’erano i regali Ora gli insulti

Giovanni

Morandi

Inutile stare a chiederci perché i vigili allora ricevevano i regali e ora gli insulti. Era un altro mondo. E forse i fiorentini erano diversi, meno avvelenati dall’ira, dall’aggressività. Il perché oggi sia così fatevelo spiegare da uno psichiatra. Tanto per dire. Avete presente il sagrato del Duomo? Quello sul lato di via Martelli, ecco lì passava di tutto tra il Duomo e il Battistero dove ora c’è la zona pedonale. Auto, barroccini, biciclette, motorini. E nel mezzo c’era una pedana con il vigile che dirigeva il traffico. Impeccabile, la divisa stirata, i guanti e i manicotti bianchi candidi. E a Natale era una bellezza perché portavano i regali e li mettevano sulla pedana. Panettoni, pasta, fiaschi di vino, zucchero, salumi, caramelle, spumante, e anche giocattoli. E si vedeva che il vigile era contento, sorrideva. Era uno spettacolo. I vigili erano una sorta di ambasciatori del comune e il rispetto e anche l’affetto nei loro riguardi ne erano componenti fondamentali. Perché non succede più? Si è rotto il legame tra la città e i vigili, come farebbero pensare gli insulti anonimi che vengono lanciati al corpo via internet? Forse no ma di certo qualcosa si è rotto. Non siamo più noi. Ci siamo incattiviti.

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