"Una tramvia più lunga aiuterebbe il lavoro"

Anche Cna interviene nel dibattito sul mondo produttivo scandiccese, lanciato dalla Cgil attravero La Nazione e più volte ripreso

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di Sandra Nistri

Infrastrutture, spazi per lavorare e crescere e formazione. Sono queste le tre richieste fondamentali che le imprese del territorio scandiccese pongono con forza secondo Cna che si inserisce, con la propria posizione, nel dibattito innescato, nei giorni scorsi su queste pagine, dalla Cgil: "Quella del sindacato – dice Simone Balducci presidente dell’associazione di categoria di Scandicci – è un’analisi che condividiamo e le richieste sono le stesse che le aziende pongono da anni, di poter lavorare cioè in un territorio dove ci sono infrastrutture adeguate. Per quanto riguarda la tramvia, ad esempio, non solo siamo favorevoli al suo prolungamento fino all’area industriale ma, addirittura, fino a Badia a Settimo. Con la nuova passerella, se si riuscisse a far funzionare i treni dall’altra parte, infatti si creerebbe una circolarità e un sistema che potrebbe portare molti a non utilizzare il mezzo privato, che potrebbe non essere più conveniente. Certo per far funzionare il meccanismo dovrebbe essere efficiente il servizio ferroviario".

Altra necessità fondamentale, ribadita non solo dalla Cgil ma anche dal sindaco Sandro Fallani, anche per la Cna è la realizzazione del nuovo svincolo autostradale: "Questa opera – prosegue Balducci – deve essere realizzata in tempi brevi anche prima del Ponte di Signa a nostro parere perché può avere un valore ancora più importante. L’altra cosa necessaria, poi, è quella di operare per un miglioramento del trasporto ferroviario anche solo per i cittadini e lavoratori che si devono spostare. Se poi su questo ferro si potesse pensare, finalmente, di poter spostare le merci sarebbe davvero positivo". Quello delle infrastrutture è però solo uno dei nodi per le imprese: "Un’altra necessità pressante, per le aziende – prosegue il presidente della Cna scandiccese – è quello di crescere trovando spazi più grandi in cui potersi trasferire. A Scandicci non siamo arrivati alla saturazione, ci sono ancora delle possibilità di edificazione e piani da completare. Occorrerebbe che la Regione mettesse a disposizione strumenti economici per farci crescere". Ultimo punto quello relativo alla formazione: "Sulla formazione, in realtà – conclude Balducci – il discorso è diverso perché ci sono due importanti scuole sul territorio in grado di fornire competenze per le figure più richieste dal mercato. Per fortuna l’unica cosa che non manca in questo momento a Scandicci, in particolare in alcuni comparti, è il lavoro pur in presenza di una pandemia non ancora superata e di una guerra in Europa, con margini dunque di miglioramento".

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