ROBERTO DAVIDE PAPINI
Cronaca

Un pianoforte per amico. Giulia, la musica è libertà: "I miei suoni senza etichette"

Mazzoni, compositrice e pianista internazionale, apre la stagione del Maggio. Un dialogo con l’orchestra insieme a interventi di elettronica e un tocco di pop. .

Firenze, 17 dicembre 2023 – In quinta elementare la piccola Giulia scopre che nella sua scuola c’è un pianoforte. "Ogni giorno andavo di nascosto a trovare quello strumento che mi affascinava ed era diventato il mio migliore amico, il mio gioco preferito anche se non conoscevo la musica". Questo approccio gioioso e giocoso non ha abbandonato Giulia Mazzoni, 34enne nata a Prato, ma fiorentina d’adozione, compositrice e pianista dal respiro internazionale, ed è ben presente nel suo nuovo album, “Yas – Your Anima System” che presenterà il 5 gennaio (ore 20) in un concerto “emozionale“ con video e balletti (coreografie di Luca Lupi) che aprirà la nuova stagione del Maggio. Mazzoni dialogherà con l’Orchestra diretta da John Axelrod, con interventi di musica elettronica prodotta da Thom Russo, un tocco di pop.

Cos’è questo disco?

"E’ un viaggio trasversale che si muove tra modernità ed elementi del passato con il pianoforte sempre al centro".

Mettere insieme generi diversi rappresenta anche un suo modo di vedere la vita di fronte alle diversità?

"Sì. Cerco di vivere senza pregiudizi armonizzando le differenze, non mi piace etichettare le persone, cerco la parte più profonda, vera e il talento che ognuno riesce a esprimere".

Lei propone un viaggio dell’anima.

"Un viaggio in cui il pianoforte è come una vela aperta capace di avvicinare le persone. Invece, soprattutto in Italia, il pianoforte fa paura".

Perché?

"Lo vediamo come noioso, polveroso, da vivere solo con rigore. Ci vuole rigore, ma non deve essere vissuto come un qualcosa che allontana, ma che ti porta a ricercare la libertà, la gioia".

Lei è da sempre impegnata sul fronte per le donne, il suo brano “Piccola Luce“ è su questo tema. Cosa può fare un’artista come lei in questa fase drammatica per i continui femminicidi, le violenze, le molestie?

"Parlarne, sensibilizzare i giovani che vivono sempre di più in un mondo virtuale e far sì che incontrino il modo reale. Un’artista deve portare i giovani nei luoghi dove si socializza davvero, si incontra l’altro, si impara il rispetto e anche a porsi e dialogare con una ragazza. I giovani sono spaventati dalla dimensione reale".

Lei è sposata con Federico D’Annunzio, nipote del grande poeta. La segue nel suo lavoro?

"Sì, molto. Sono stata fortunata, è una persona di grande sensibilità e cultura. Mi ha sempre sostenuto e crede in me"

Il suo concerto aprirà il “Maggio“ con una novità.

"Sarò la prima donna a comporre ed eseguire sul palco del Maggio musiche originali di una nuova corrente compositiva strumentale contemporanea".

Lei è ancora definibile una “minimalista“ o ha superato questa corrente?

"Io sono indefinibile, la mia è una musica emozionale che ha all’interno tantissimi linguaggi, la mia è una musica libera".