MANUELA PLASTINA
Cronaca

"Un macchinario ci salva dalla crisi"

Anche la storica tipografia Il Bandino vittima della crisi. Ma ha rilanciato rilevando uno stabilimento vicino

di Manuela Plastina

"La crisi ha colpito fortemente anche il nostro settore. Ma abbiamo fiducia nella ripresa e abbiamo investito sulla nostra vera forza: noi stessi". Simone Bianchi è orgoglioso della sua Tipografia il Bandino, l’azienda che il padre Francesco fondò nel 1974 dopo qualche anno di esperienza come dipendente e che ancora oggi porta orgogliosamente avanti insieme alla moglie e, appunto, al figlio.

"Il 2020 anche per noi è stato un anno davvero strano – racconta Simone dal suo ufficio di Ponte a Ema –. A febbraio, poco prima dell’inizio di questa pandemia, avevamo ordinato un macchinario innovativo, incredibile: si tratta di una macchina da stampa dell’azienda tedesca Manroland. Eravamo stati in Germania a fine 2019 per vederla. La ditta ne aveva realizzate tre: una per l’America, una per la Polonia e una appunto per noi, a Bagno a Ripoli. Doveva ancora essere presentata ufficialmente alla fiera del settore in Germania, ma causa Covid l’evento è stato annullato". Nel frattempo il mondo è cambiato e anche il mercato della tipografia.

"Prima avevamo l’80% di ordini per il settore commerciale, ossia manifesti, depliant, cataloghi, e solo il 20% di packaging. Ora si è praticamente ribaltato e la stampa su scatole, involucri, prodotti è diventata prevalente".

Il macchinario arrivato solo a novembre, per quanto impegnativo economicamente, è diventato fondamentale per il nuovo mercato. Ma necessita anche di uno spazio adeguato.

"Per questo – spiega Simone – a fine 2020 abbiamo rilevato lo stabilimento vicino al nostro, che era stato inaugurato solo pochi anni fa. È stato un investimento economico impegnativo, nonostante anche noi, come tanti, abbiamo subito forti perdite. Ma non molliamo. Anzi, rilanciamo scommettendo su di noi, sulla nostra famiglia che da sempre vive e lavora su Bagno a Ripoli e sui nostri 7 dipendenti che vivono tutti qui in zona". Mai mollare, dice Simone Bianchi. E babbo Francesco non può che annuire di fronte alla nuova sfida dell’azienda che ha fatto nascere e crescere, proprio come quel figlio che ora lavora al suo fianco.