
Se Borgo è il cuore della produzione artistica dei Chini, anche Palazzuolo sul Senio è segnato dalla presenza dell’arte liberty chiniana perché uno dei principali esponenti della dinastia, Tito Chini, qui visse e ha lasciato numerose opere. Ora la Cooperativa di Comunità di Palazzuolo "C.I.A. Cultura-Innovazione-Ambiente" ha promosso un’iniziativa che pone Tito Chini in evidenza, unito a un artista dell’oggi. La mostra inaugurata ieri si intitola "InChini ConTemporanei - Tito Chini e Andrea Salvatori in dialogo". Il progetto, nasce all’interno di E50035, mini galleria d’arte contemporanea, allestita nella vecchia edicola da anni chiusa. Tutto inizia con una tela incompiuta e inedita di Tito Chini, posta in dialogo con un’opera site-specific di Salvatori, poliedrico artista contemporaneo. La tela di Chini, messa a disposizione dagli eredi, è parte di un trittico, non è stata mai esposta ed è rimasta per più di 80 anni nelle cantine di Palazzo Bianconcini, casa di Tito Chini. Salvatori completerà il lavoro incompiuto. La mostra, nella chiesa di Salecchio, nelle campagne di Palazzuolo, è aperta anche oggi, poi il 17 e il 18 (15-17.30), con finissage il 22 gennaio: sarà visitabile anche su prenotazione al 3474208699.