REDAZIONE FIRENZE

Un fiume d’amore per Pasquale Mennonna Vip e gente comune per l’ultimo saluto

L’omaggio di centinaia di persone: "Ha curato tutti con grande umanità"

Un’onda d’amore trasversale, silenziosa e composta, gonfia di ricordi e gratitudine – sotto una pioggia triste che per due giorni ha lasciato ben poco spazio alla luce del cielo – ha salutato per l’ultima volta Pasquale Mennonna, neurochirurgo dal cuore grande, conosciutissimo in città e non solo, l’uomo che nel 1981 salvò la vita a Giancarlo Antognoni, intramontabile bandiera viola.

E proprio l’ex capitano della Fiorentina è andato per ben due volte, ieri e mercoledì, a rendere omaggio alla camera ardente in piazza Saonarola al luminare che ha guidato per molti anni da primario il reparto di neurochirurgia dell’ospedale di Careggi e che dal 2014, ormai in pensione, era diventato presidente della Fondazione Careggi onlus.

La scomparsa di Mennonna a 81 anni, ha generato una grande commozione in città. In centinaia nelle ultime ore sono andati a rendergli omaggio. Tutto lo staff di neurochirurghi suoi allievi, tantissimi professionisti di Careggi – da Franco Ammannati a Salvatore Mangiafico a Lorenzo Paoli – ma anche forze di polizia, avvocati, artisti (sono passati Ugo Chiti e Giancarlo Cauteruccio), la famiglia Pontello e soprattutto tanta gente comune. A rappresentare Palazzo Vecchio l’assessore Maria Federica Giuliani.

Così lo ha ricordato in queste ore la Direzione dell’Azienda ospedaliero-universitaria Careggi: "Persona di grande umanità e cultura, tra i maggiori neurochirurghi d’Italia, ha trascorso la sua vita professionale a Careggi, portando l’Ospedale e la Sanità fiorentina ai massimi livelli internazionali". Nato a Firenze il 22 ottobre 1941, Mennonna si era laureato in Medicina e Chirurgia nel 1966, poi conseguì le specializzazioni in Malattie nervose e mentali a Pisa e in Neurochirurgia a Padova. "Di Mennonna - ha sottolineato il sindaco Dario Nardella - tutti hanno ben impresso il ricordo dell’operazione alla testa a Giancarlo Antognoni. Ma tantissimi sono stati i pazienti che negli anni si sono affidati alle sue mani e hanno potuto avere salva la vita".

"Con Pasquale Mennonna se ne va un bravo professionista - le parole di Sara Funaro, assessore al Welfare - e un uomo dotato di una grande umanità verso i più fragili. Aiutare le persone malate e in difficoltà è stata la sua missione. Ricordo le tante volte che attenzionava situazioni da sostenere e la sua costante presenza e vicinanza alle realtà cittadine del sociale con cui spesso era impegnato in prima linea".