Tragedia sui viali, strage senza fine. Giovane muore dopo 2 giorni di coma

Era passeggero su una moto che si è scontrata contro un ciclista

Umberto Napolitano

Umberto Napolitano

Firenze, 26 maggio 2016 - Dopo due giorni di lotta disperata nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Careggi è morto Umberto Napolitano, fiorentino di 21 anni, rimasto coinvolto in un incidente verso le 1 di notte tra lunedì e martedì scorso. Il giovane era passeggero a bordo di una moto Ducati che stava percorrendo viale Lavagnini in direzione piazza della Libertà. Giunti all’altezza dell’incrocio con via Santa Caterina i due centuari si sono scontrati con un ciclista, anche lui fiorentino che stava attraversando il viale sulle strisce pedonali. Tutti e tre erano rimasti feriti e tutti erano stati portati a Careggi. Umberto Napolitano è apparso subito il più grave perché, nonostante il casco, era caduto sbattendo malamente la testa a terra. I medici hanno fatto di tutto per salvarlo, ma mercoledì notte il giovane è morto. Secondo le prime indagini della polizia municipale sembra che il ciclista sia passato con il rosso, ma la dinamica non è ancora acquisita ufficialmente.

Un destino beffardo quello di Umberto che nel maggio 2012, sempre come passeggero di una Ducati Monster aveva avuto un incidente stradale in via Baracca. In quella circostanza il suo amico e conducente della moto, Alessandro Bianchi, 21 anni, era rimasto ucciso scontrandosi contro una Renault condotta da un cinese. Gli amici hanno appreso la notizia e sui social stanno manifestando tutto il loro dolore e la loro rabbia per la perdita

Giulia: «Sono sconvolta e arrabbiata contemporaneamente con il destino crudele che quattro anni fa ti ha fatto sopravvivere al tragico incidente in cui hai perso Alessandro e oggi ti ha portato via così... Mi ha stupita sempre la tua allegria e la forza con cui hai superato tutto, il tuo bene per gli altri e la voglia di non fermarsi mai. Ti incazzeresti a vederci piangere oggi, sono sicura, ma non pensavo potesse fare così male. Dovevamo vederci in questi giorni, volevi raccontarmi tante cose e non perdonerò mai la strada per averti portato via. Ti giuro che sarai sempre con me Umbe».

Niccolò:«Non può essere vero, non puoi essere te..devi venire qua e dirci che era solo un brutto incubo!»

Matteo: «Umbertino mio.. Non avrei mai pensato arrivasse questo giorno, mi hai spezzato il cuore.. Sembra ieri che uscivamo a far cazzate insieme, e quante ne abbiamo fatte. Ancora non riesco a crederci, spero ancora di ricevere una risposta a questo mio messaggio, ma non arriverà..».

 

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