REDAZIONE FIRENZE

Uccisa durante il viaggio di nozze. Il padre: "Troppi dubbi, ferita aperta"

L'omicidio di Elena Vecoli in Venezuela. Era incinta di due mesi

Elena Vecoli, assassinata a 34 anni

Firenze, 26 marzo 2019 - Solo poche parole. E scusate se abuso del vostro tempo..» Comincia così la lettera che Adriano Vecoli ci ha inviato, con sua moglie Rossana Filippetto, per ricordare sua figlia Elena, 34 anni, picchiata e strangolata nella camera condivisa con il marito nella camera della posada ‘La Lagunita’ di Los Roques, in Venezuela. La tragedia il 27 settembre 2006, Elena era incinta di due mesi. Per quel delitto orrendo quanto assurdo uno degli assassini è stato condannato nel 2012 a 15 anni. Ma si è sempre avuta, netta, la sensazione di una verità giudiziaria parziale.

«Il 21 marzo – scrive Vecoli – siamo andati a trovare nostra figlia, nel giorno del suo compleanno. E ogni volta mi chiedo perché è andata a finire là dentro.. Mi chiedo spesso quali sono state le vere ragioni per le quali è stata privata della sua giovane vita di donna e di mamma; se le indagini hanno avuto il giusto corso, non solo in Venezuela, ma anche in Italia. Perché tanta fretta nel voler chiudere il caso? Tante altre domande senza risposta mi perseguitano sugli esecutori e i mandanti veri. Questa triste vicenda ancora ci addolora tanto e ci perseguita. Ma non desidero riaprire una ferita mai risanata. Forse è solo uno sfogo». La magistratura venezuelana ha rubricato il fatto come omicidio durante un furto. Il commando di killer arrivò e fuggì via mare, su una lancia. Dice Vecoli: «S’è voluto coprire il mandante che continua a essere protetto, a restare nell’ombra. Furto? Ma non risultò mancare nulla dalla camera. E perché accanirsi? La scopolamina rese Elena e il marito incapaci di reagire. Solo lo scambio di persona può giustificare l’accanimento».

g.sp