REDAZIONE FIRENZE

Turista morto nella basilica di Santa Croce, chiesto il processo per i 4 indagati

I quattro imputati sono l'attuale presidente Irene Sanesi e il suo predecessore Stefania Fuscagni, il segretario generale Giuseppe De Micheli e il tecnico responsabile geometra Marco Pancani

I soccorsi in Santa Croce e, nel riquadro, la vittima

Firenze, 3 settembre 2019 -  La procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio per i quattro indagati per la morte di un turista spagnolo nella nella basilica di Santa Croce, avvenuta nell'ottobre del 2017. Un peduccio si staccò dalla sua sede e colpì in testa Daniel Testor Schnell. Il pm Benedetta Foti contesta l'omicidio colposo.

Secondo i consulenti del pm, la porzione della basilica interessata dal crollo, afflitta da infiltrazioni d'acqua, non sarebbe stata revisionata dal 2005, dunque anche nel periodo in cui è stata in carica l'ex consigliera regionale e deputata dei Popolari. I quattro imputati sono l'attuale presidente Irene Sanesi e il suo predecessore Stefania Fuscagni, il segretario generale Giuseppe De Micheli e il tecnico responsabile geometra Marco Pancani. L'udienza preliminare è stata fissata per il 7 novembre prossimo davanti al gip Gianluca Mancuso del tribunale di Firenze.

L'OPERA DI SANTA CROCE -  "Confidiamo che, già nel corso dell'udienza preliminare, possa emergere la diligenza e l'impegno profusi negli anni dall'Opera tutta nella gestione e per la tutela del complesso monumentale che è stato costantemente sorvegliato, oggetto di cura attenta e di molteplici interventi di manutenzione con l'impiego di ingenti risorse". Così l'Opera di Santa Croce sull'evoluzione della vicenda giudiziaria legata al tragico incidente dell'ottobre 2017.  L'Opera di Santa Croce "conferma come primario interesse la definizione dei motivi che hanno portato all'evento drammatico e, al tempo stesso, sottolinea come, nel corso degli anni, il complesso monumentale sia stato oggetto di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria con un impegno economico di oltre 23 milioni di euro". "Mentre si esprime ancora una volta la profonda vicinanza alla famiglia Schnell per una perdita che è motivo di sofferenza insanabile - si afferma - consideriamo elemento positivo che sia stata rapidamente ed efficacemente conclusa, attraverso la copertura assicurativa, la pratica risarcitoria". "Oltre 23 milioni e mezzo di euro - spiega l'Opera -, dunque, sono stati destinati - tra il 2002 e il 2017- a interventi di restauro e di manutenzione, ordinaria e straordinaria. Nel corso di questi anni innumerevoli sono stati gli interventi di restauro architettonico e artistico, di consolidamento strutturale, di adeguamento impiantistico e dei sistemi di sicurezza (antincendio, videosorveglianza e antintrusione). Circa gli interventi di manutenzione sono state utilizzate in larga parte risorse proprie dell'Opera derivanti dall'emissione dei biglietti di ingresso (istituiti proprio a partire dal 2002).  Nello specifico, per interventi di restauro architettonico e strutturale che hanno riguardato in maniera estesa sia la basilica che le aree attigue e museali l'Opera ha impegnato 16 milioni e 700 mila euro. Si è agito in particolare sulle coperture, sugli elementi architettonici, sui paramenti, sulle bifore e sul campanile. Altri 2 milioni e mezzo di euro l'Opera ha impiegato per la manutenzione ordinaria (dai 150 ai 200 mila euro l'anno). A tali risorse vanno aggiunti gli interventi da parte della Soprintendenza finalizzati a progetti specifici, contributi da donazioni. Ammontano inoltre a 2 milioni e 400 mila euro gli interventi diretti operati dall'Opificio delle Pietre Dure che si e' occupato, tra altro, dei restauri del pulpito di Benedetto da Maiano, della Cappella Maggiore, delle indagini per le Cappelle Bardi e Peruzzi nell'ambito del Progetto Giotto, dei restauri di un gruppo di opere danneggiate dall'alluvione. Risorse per 1 milione e 300 mila euro provenienti da donatori hanno contribuito a finanziare, tra l'altro, il restauro della Cappella Maggiore, del Crocifisso del Maestro di Figline e delle Robbiane delle cappelle Cerchi e Pulci. Va poi aggiunto - conclude la nota - il recupero dell'Ultima cena di Vasari, pesantemente danneggiata dall'alluvione, sostenuto dalla Fondazione Getty, da Prada e dalla Protezione civile.Tutti gli interventi sono stati realizzati con le verifiche e la collaborazione delle Soprintendenze competenti".