Turismo in calo, la prima volta in 5 anni: da gennaio 100mila presenze in meno

A causa del maltempo meno pernottamenti mentre crescono i viaggi last minute

Il maltempo ha fatto registrare un calo nelle presenze turistiche

Il maltempo ha fatto registrare un calo nelle presenze turistiche

Firenze, 8 giugno 2019 - Dall'inizio del 2019, per la prima volta negli ultimi cinque anni, il numero di turisti in arrivo a Firenze è diminuito. Secondo i dati forniti dal Centro studi turistici, sono andati persi 100mila pernottamenti. Le punte più basse proprio nel mese di maggio, tradizionalmente considerato il periodo migliore per far ripartire gli affari. A soffrire sia l’alberghiero, che ha perso l’1,7%, sia l’extra alberghiero che ha perso il 3,1%. Infatti, dall’inizio del 2019, dopo dieci anni di crescita costante, sono diminuiti gli appartamenti offerti a turisti. Nel terzo trimestre del 2018 erano 15mila gli immobili sul mercato tramite Airbnb e Homeaway, nel primo trimestre 2019 sono diventati 13.893. In buona sostanza, negli ultimi sei mesi, il comparto ha perso 1.107 unità. Perché? «La domanda è cresciuta a una velocità inferiore rispetto all’offerta» ha spiegato Alessandro Tortelli, direttore del Centro studi turistici. Secondo un’indagine effettuata da Confesercenti Firenze, nei primi cinque mesi del 2019, si sono registrati trend altalenanti per il settore turismo. Ad influire negativamente l’instabilità climatica e le incertezze sulla situazione economica generale, che hanno frenato la voglia di vacanza degli italiani, ma anche gli arrivi di una quota importante di stranieri. Secondo i dati elaborati dal Centro studi turistici, nel periodo gennaio-maggio in Toscana, nelle strutture ricettive ufficiali, ci sono stati 285 mila pernottamenti in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente con un calo del 2,2%. La buona performance del mese di aprile non è stata sufficiente a compensare la flessione degli altri mesi, soprattutto quella di maggio pesantemente condizionato dalle condizioni climatiche sfavorevoli. Sempre con riferimento ai primi cinque mesi dell’anno, i risultati peggiori riguardano le località termali e marine e le città d’arte come Firenze mentre si stima solo una lieve contrazione della domanda per le località di montagna. Dunque, cinque mesi da dimenticare nella città del giglio, non solo per gli operatori del sistema ricettivo ma anche per i piccoli commercianti, i ristoratori e gli organizzatori di eventi che hanno perso fino al 50% degli incassi. Diverse le iniziative e le fiere annullate e diverse le serate che i locali che hanno aperto per l’estate fiorentina hanno dovuto depennare last second, sempre causa maltempo. «Ora gli imprenditori – spiega Nico Gronchi, presidente Confesercenti Toscana – confidano nella stagione estiva per rimettere in sesto gli affari, anche se le prenotazioni continuano ad andare a rilento, probabilmente frenate da un clima primaverile non certo favorevole». Si stima, infatti, che per l’estate 2019, ci sarà una flessione degli arrivi dall’Italia del 1,3% e dall’estero del 1,1%. Nel dettaglio, si registra una lieve crescita per i flussi svizzeri, statunitensi, russi, brasiliani, cinesi e dei Paesi dell’Est. Stabili gli arrivi dal Canada mentre frenano i turisti provenienti da Germania, Austria, Regno Unito, Spagna, Paesi Scandinavi, Francia, Giappone, Paesi Bassi e India. Intanto gli imprenditori incrociano le dita per la settimana prossima: l’arrivo di Pitti e di Firenze Rocks sta dando ottimi risultati. Basti pensare che su Booking.com, da lunedì a sabato, a Firenze ci sono il 97% di camere occupate.

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