Tubo rotto, fuga di gas e città in tilt. Scattano le verifiche del Comune: "Poi valuteremo azioni risarciatorie"

Tra oggi e domani incontri con Toscana Energia e con le ditte che lavorano nel cantiere di piazza Libertà. L’assessore Giorgetti: "Prima vogliamo avere il quadro generale poi penseremo se e come chiedere i danni". .

Passata l’emergenza e lo psicodramma collettivo di martedì scorso con un pomeriggio che difficilmente i fiorentini dimenticheranno presto – la pioggia, il tubo spaccato che inizia a sputare gas in piazza della Libertà, gli edifici evacuati e il traffico paralizzato da un capo all’altro della città con record mai raggiunti (oltre tre ore per andare dall’Isolotto al Campo di Marte) – Palazzo Vecchio vuol capire meglio l’accaduto e valutare poi, in un secondo momento, eventuali azioni risarcitorie.

Intanto per questa mattina è previsto un incontro tra l’assessore comunale alla viabilità Stefano Giorgetti e i tecnici di Toscana Energia per avere un quadro completo sull’incidente e per capire magari anche quanti metri cubi di gas siano andati persi. "Ci spiegheranno i meccanismi di riparazione e faranno un quadro generale. Poi spetterà in primo luogo a Toscana Energia valutare eventuali azioni risarcitorie per il danno" dice il responsabile della mobilità.

Il (non poco) gas andato perduto con la rottura del tubo andrà infatti ovviamente andrà pagato alla società. Per domani mattina invece sono state convocate le ditte che stanno facendo i lavori sui viali. Un’altra cosa da capire, e non di poco conto, è chi pagherà gli straordinari degli oltre 50 agenti della municipale che hanno lavorato tutta la notte all’interno della zona rossa.

Messe insieme tutte queste informazioni l’ufficio legale di Palazzo Vecchio potrebbe avviare una richiesta di risarcimento del danno. Ma Giorgetti resta prudente. "Prima di tutto dobbiamo avere il quadro generale della situazione, – dice – poi dovremo capire se esiste una normativa per intraprendere eventuali azioni risarcitorie per i costi aggiuntivi dell’incidente nel cantiere".

Emanuele Baldi