E’ uno stillicidio. Un bagno di sangue. Ai falsi avvocati, o marescialli, corrispondono altrettante razzie. Vere, verissime, per decine di migliaia di euro. E all’orizzonte non si vede, e nemmeno intravede una soluzione per frenare una tal emorragia di soldi. Di risparmi per una vecchiaia serena. I predatori di anziani sono scatenati: altri due colpi nelle ultime ore fanno salire il ’parziale’ a una decina di episodi (quelli conosciuti) in un paio di settimane. Più quelli certamente tentati e per fortuna vanificati da un imprevisto dalla maggiore ccortezza e attenzione della vittima designata.
Martedì pomeriggio alla Stazione Carabinieri di Santa Maria Novella si è presentata una donna di 69 anni per sporgere denuncia contro ignoti. Ha fatto mettere a verbale che poco prima, alle 15.45, un uomo, sconosciuto le aveva telefonato presentandosi come avvocato convicendola a consegnare ad un sedicente collaboratore i preziosi in casa, monili d’oro per un valore di circa 2500 euro oltre ad alcune carte di pagamento una delle quali veniva utilizzata di lì a poco per un prelievo di 500 euro allo sportello bancomat.
"Mi ha detto che quei soldi erano necessari per far rilasciare il figlio trattenuto presso un commissariato dopo un incidente stradale".
La donna ha spiegato di aver capito che quella pantomima, quella messinscena era un raggiro troppo tardi, quando ormai il presunto ’collaboratore dell’avvocato’ si era ormai dato. Sono in corso indagini da parte della Stazione CC di Firenze SMN per l’individuazione degli autori del reato.
Ed è di poche ore più tardi, sempre martedì, l’altro caso in ordine di tempo, vittima un uomo di 88 anni accompagnato dalla figlia alla Stazione Carabinieri di Campi Bisenzio per denunciare un fatto analogo in tutto e per tutto a quelli che stanno infestando la provincia: una truffa da parte di uno sconosciuto, sedicente ’avvocato’.
Solito copione: un contatto telefonico, solita ’minaccia’ che incute timore ("Suo figlio rischia di essere arrestato perché ha causato un incidente stradale, ci vuole del denaro per farlo rilasciare..."
L’anziano, preoccupato (purtroppo ’illogicamente)’ per la situazione prospettata, ha consegnato la incredibile somma di 16.000 euro all’uomo, in questo caso andato forse di persona nella sua abitazione. Più tardi la figlia è passata a trovare l’anziano padre, lui le ha raccontato l’episodio e nella mestizia e vergogna più totali, ha realizzato che era stato truffato.
Lo stupore e lo sbigottimento a fronte di queste notizie che destano un allarme sociale vero, pòrofondo, impongono alcune considerazioni.
Intanto che quella degli anziani soli , più o meno momentaneamente, è una emergenza quasi continua. Ci sono solo brevi periodi di interruzione dei raid, forse gli autori dopo un po’ prendono il volo ed emigrano verso altre zone, in altre regioni, non meno redditizie. Bisognerà pur prenderne atto e fare qualcosa. E’ esercizio abbastanza arduo pensare che molti dei responsabili di queste ’spoliazioni’ non abbiano alcuni precedenti. Specifici magari. Poi: questi delinquenti conoscono l’albero genealogico’ delle vittime, nomi di figli e nipoti, orari, se vivono soli. Purtroppo l’ansia che generano induce queste persone rese ulteriormente fragili a fare lo sbaglio degli sbagli: aprire la porta di casa agli sconosciuti. A quel punto il ’gioco’ è quasi fatto: l’anziano è in pratica sequestrato, consegna i soldi come se fosse sotto ipnosi..
L’Arma sta svolgendo la campagna di sensibilizzazione volta ad evitare le truffe ai danni delle persone anziane. Di recente si sono tenuti incontri anche nei comuni di Lastra a Signa e di Calenzano.
Analoghe iniziative sono in programma nel territorio per rafforzare l’azione informativa già in atto presso i presidi territoriali della piana.
Nell’attesa di arresti che avrebbero una risonanza fragorosa.
giovanni spano