“Suo figlio ha investito una donna, dovete pagare”. 80enni truffati, ma i carabinieri scoprono il raggiro

Il finto avvocato ha colpito di nuovo a danno di una coppia di anziani. I militari però sono riusciti a scoprire e ad arrestare la donna che era riuscita a impossessarsi soldi e gioielli

L'intervento dei carabinieri (Foto di repertorio)

L'intervento dei carabinieri (Foto di repertorio)

Firenze, 23 aprile 2024 – Due anziani raggirati senza pietà. Ma, in un certo senso, questa volta i coniugi hanno avuto un po’ di fortuna grazie all’intervento tempestivo dei carabinieri. Il solito impietoso copione. La signora di 86 anni, nel pomeriggio di ieri 22 aprile, riceve una telefonata che subito la mette in allarme: un avvocato chiama da uno studio legale per informarla che stava gestendo la vicenda del figlio relativa all’investimento di una donna e che per sistemare le cose occorrono urgentemente cinquemila euro. A questo punto entra in scena la sedicente collaboratrice che, inviata dal finto avvocato, suona il campanello degli anziani coniugi e li rassicura di essere stata inviata per riscuotere il denaro dovuto. La truffatrice, furbamente, invita il marito dell’anziana ad andare in caserma dai carabinieri di Borgo Ognissanti dove è atteso. Rimaste sole, è riuscita a farsi consegnare la somma in cantanti di  510 euro e vari monili in oro per un totale di quasi 5mila euro.

Preso il bottino però non si aspettava fuori l’abitazione i Carabinieri del Nucleo Radiomobile Carabinieri, che d’iniziativa, notando un comportamento guardingo della donna, ha deciso di controllarla. La donna vistasi braccata, in un primo momento ha dichiarato il falso cioè di trovarsi in quel palazzo perché si era recata da una sua amica, poi però resasi conto che non aveva convinto i militari, dalla tasca della giacca prende e consegna quanto si era fatto dare dalla povera anziana.

Recuperata la refurtiva i carabinieri si sono recati dalla vittima restituendo il bottino e informandola della truffa subita. Per la 58enne, partenopea, sono scattate le manette per l’ipotesi del reato di truffa aggravata e di possesso di documenti di identità falsi, rinvenuti a seguito di ulteriori accertamenti, e così come disposto dall’Autorità Giudiziaria informata, ristretta in camere di sicurezza per essere giudicata con rito direttissimo nel Tribunale di Firenze. Dopo la convalida dell’arresto la donna è stata portata nel carcere di Sollicciano. 

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