Per far ottenere alla sua cliente il rimborso dei danni all’auto, avrebbe contattato la controparte e si sarebbe finto un assicuratore, pretendendo che cambiasse la sua versione dei fatti e dicendo che se non lo avesse fatto avrebbe rischiato una querela. Per questo un carrozziere è stato condannato a un anno e 11 mesi di reclusione per tentata estorsione, pena sospesa. La stessa condanna è stata inflitta alla sua cliente, una 38enne, difesa dagli avvocati Amelia Vetrone e Jacopo Pepi. I due imputati sono stati assolti, con la formula ‘perché il fatto non sussiste’, dall’accusa di sostituzione di persona. Disposto il risarcimento in solido di 5.200 euro verso la vittima della tentata estorsione, parte civile nel procedimento. Secondo le indagini del pm Gianni Tei, nel tentativo di essere più convincente il carrozziere, assistito dall’avvocato Filippo Cei, avrebbe anche detto alla vittima che la sua cliente era figlia di un esponente delle forze dell’ordine. La sua cliente poi avrebbe redatto un cid contraffatto, corredato da una falsa testimonianza.
CronacaTruffa del carrozziere per i danni: condannato