DIFABRIZIO MORVIDUCCI
Cronaca

Troppe crepe, pallaio a rischio crollo. La bocciofila non partecipa al bando

Il presidente Stefano Iserani: "L’inquilino non deve pagare al proprietario la manutenzione dell’edificio"

Troppe crepe, pallaio a rischio crollo. La bocciofila non partecipa al bando

La bocciofila cittadina richia di rimanere senza una casa, domani le trattative

di Fabrizio Morviducci

Un’altra tegola per gli impianti sportivi di Scandicci. Il bocciodromo ha un problema di staticità, la blasonata bocciofila cittadina non ha partecipato al bando per la gestione della struttura, e dal primo settembre resterà senza la sua storica casa.

Una storia che non succede da ieri: nel 2022 una relazione dell’amministrazione comunale ha sancito la criticità statica della struttura dopo aver scoperto delle lesioni in alcune pareti nel lato est. In attesa dell’intervento di consolidamento il comune ha interdetto la zona lesionata, transennandola anche dall’esterno e ha chiesto alla bocciofila di chiudere le stanze della centrale termica. Da allora le lesioni vengono monitorate per capire quanto si muova la struttura e il livello di rischio.

"Il bocciodromo di Scandicci – ha detto il presidente della Bocciofila, Stefano Iserani – è stato inaugurato nel 1971. La nostra società sportiva era lì. Nel 2003 la struttura è stata abbattuta e ricostruita. E sono cominciati i problemi. Prima un controsoffitto, poi crepe, la caldaia che non funziona, le infiltrazioni d’acqua durante i temporali. Non possiamo risolvere queste problematiche. Non è cattiva volontà, ma buon senso. Non è che l’inquilino interviene per la manutenzione straordinaria di una casa che non possiede".

Quando l’amministrazione, nel giugno scorso ha dato il via al bando di gara per la gestione della struttura, la società ha deciso di non partecipare. "Ci è sembrato alquanto singolare – ha detto ancora il presidente – dover partecipare a una gara e pagare un canone per un luogo con tutte quelle problematiche. Abbiamo deciso di non farlo. Vedremo se con l’incontro di mercoledì (domani ndr) sarà possibile trovare una soluzione. Perché la bocciofila non viene certo meno, né vengono meno le nostre attività agonistiche e sociali". La volontà della bocciofila di restare a Scandicci è certa, ma se non ci fossero i presupposti potrebbero continuare anche fuori comune. La domanda che molti appassionati si pongono e se non fosse possibile da parte dell’amministrazione in tanti anni sistemare una struttura con evidenti problematiche. Una struttura che è un pezzo di storia della città, dove si sono tenute e si tengono gare di livello e dove giocano anche amatori, persone con disabilità, e che forse avrebbe meritato un occhio in più in questi anni.