REDAZIONE FIRENZE

Tre ragazze scappate dalla guerra Sono ospiti all’ostello dei pellegrini

L’impegno di Manetti che gestisce la struttura. Ponte De’ Medici. "Un esempio per tutti"

Dove sostano i pellegrini, ora, ha trovato posto chi scappa dalle bombe. A Fucecchio accoglienza e solidarietà sono ormai le due parole all’ordine del giorno. A darne ulteriore dimostrazione è Alessandro Manetti, gestore, per conto della Contrada Cappiano, dell’ostello "Ponte De’ Medici", che ha deciso di ospitare in maniera totalmente gratuita tre giovani ragazze ucraine in fuga dal loro paese a causa della guerra. L’ostello, situato nel cuore di Ponte a Cappiano, che quotidianamente accoglie i pellegrini in cammino lungo la Via Francigena, ospiterà le tre ragazze per alcuni giorni prima che vengano inserite nei percorsi dedicati ai profughi di guerra. Un gesto importante, un aiuto strategico in questo momento di emergenza e che vede il territorio mobilitato per fare il massimo.

"Un esempio di grande solidarietà – dice l’amministrazione comunale di Fucecchio, guidata dal sindaco Alessio Spinelli – che auspichiamo possa essere seguito da altre strutture al fine di dare accoglienza e rifugio a chi scappa dalla guerra e cerca da noi un modo per ricominciare a vivere e progettare il proprio futuro". Il territorio, infatti, si è mobilitato subito per offrire supporto. Il sindaco stesso, in prima persona, ha guidato una delegazione in Polonia, al confine con l’Ucraina, per portare aiuti raccolti grazie alla generosità di cittadini, aziende ed associazioni.

Ed è tornato indietro portando con se persone che necessitavano di accoglienza: sei cittadini ucraini: una mamma con suo figlio, un’altra mamma con due figli e una giovane ragazza che viaggia da sola. Nei giorni successivi grazie alla Pubblica Assistenza di Fucecchio e all’Anpas regionale, sempre dall’Ucraina è arrivato anche un ragazzo tetraplegico insieme ai suoi genitori e ai due fratelli che sono stati accolti a Galleno. L’impegno sinergico di tante realtà è tuttora in corso. A questo si è aggiunto il gesto di Manetti e dell’ostello "Ponte De’ Medici". Intanto potrebbe decollare il progetto di un’altro viaggio verso il confine con le terre martoriate dalle bombe dei russi in una guerra che sta mietendo centinaia e centinaia di vittime, lasciando il mondo attonito.

Carlo Baroni