’Tre per Tre’: su il sipario a Castelfiorentino

Domani sera il secondo e ultimo appuntamento con ’Bastione teatro’: tre commedie in atti unici con Carlo e Diego Conforti

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Su il sipario domani sera a Castelfiorentino per il secondo e ultimo appuntamento con ’Bastione Teatro’, mini rassegna con spettacoli all’aperto giunta alla terza edizione. Dopo l’esordio a cura di Il Cerchio di gesto, che ha portato in scena ’Il Mago Fascinorum’, sarà l’altra compagnia locale TeatroCastello a chiudere la kermesse organizzata dal Circolo Arci Il Bastione di via Verdi, in collaborazione con l’associazione TeatroCastello e con il patrocinio del Comune di Castelfiorentino.

Sul palco sarà portato lo spettacolo intitolato ’Tre per Tre’, un omaggio ad Eduardo De Filippo strutturato in tre commedie in atti unici liberamente tratte da altrettante opere del grande autore napoletano, interpretate da Carlo Conforti, Diego Conforti e Nicoletta Loisi con la partecipazione di Francesco Gallo per la regia di Marco Natalucci, Paolo Puccini e Chiara Riondino che ne sono anche gli autori.

La prima parte è ispirata a ’Sik Sik’ del 1929, in cui il protagonista è un mago di terz’ordine che con la moglie in cinta affronta spettacoli scadenti. Per gestire la situazione si avvale di un aiutante, che al segnale convenuto si alza dal pubblico per dargli una mano. Una sera, però, quest’ultimo manca all’appuntamento e il mago è costretto a sostituirlo all’ultimo momento con l’imbranato Raffaele.

È a questo punto che torna Nicolas, l’aiutante "vero" come sottolinea lui stesso, il quale viene liquidato, ma non si dà per vinto e si troverà anch’egli sul palco a dividere onori (pochi) e gaffe. La seconda parte è invece dedicata a ’Pericolosamente’ del 1938, appartenente al filone della ’Cantata dei giorni pari’ e che vede come protagonista una coppia, la quale si trova ad affrontare un’assurda situazione coniugale, in un difficile equilibrio messo in crisi da una persistente aggressività. A tentare di tenere in equilibrio questo rapporto troviamo una pistola che spara. Infine, nella terza e ultima parte si richiama ’Amicizia’ del 1952, contenuta nella raccolta ’Cantata dei giorni dispari’. In essa si narra di un certo Alberto Califano che da diversi anni non fa visita all’amico Bartolomeo Ciaccia.

Quando lo incontra, viene a sapere che l’uomo è ormai alla fine dei suoi giorni. Bartolomeo ha una sorella Carolina che lo accudisce e tenta di esaudire tutti i suoi desideri. L’infermo si rende odioso con il suo comportamento e l’amico si ritrova a dover interpretare diversi ruoli per venire incontro agli ultimi e strampalati desideri dell’amico malato. Nel mettere in scena i testi, ciascun regista si è concesso la libertà di utilizzare un proprio registro drammaturgico e una diversa "lingua", da quella toscana o italiana a incursioni partenopee-siciliane. L’ingresso è gratuito e lo spettacolo avrà inizio alle 21.30.

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