
Trappola sull’app di incontri Appuntamento al buio lo pestano e lo derubano
Firenze, 1 aprile 2023 – Sesso con gli sconosciuti. A pagamento. E a rischio. Basta un misunderstanding, un fraintendimento e dall’ebbrezza del piacere si può passare in pochi attimi a essere rapinati. E picchiati. E’ accaduto a un trentenne romano in cerca di emozioni forti: le ha trovate. Anche troppo. L’altra sera intorno alle 20 si è presentato a un appuntamento fissato in chat che prometteva bene, in zona via Simone Martini all’Isolotto. Le premesse c’erano tutte. Aveva ’conosciuto’ un giovane tramite l’app Grindr, grande contenitore per incontri non esattamente a sfondo letterario. ‘Specializzato’ in contatti ravvicinatissimi gay o bisex e appuntamenti al buio. Anche troppo.
Il trentenne si è trovato di fronte non uno bensì cinque ragazzi, tutti di origini nordafricane pare. Ha realizzato non senza timore che qualcosa non stava filando per il verso giusto. Ma ha dato i 500 euro pattuiti per l’incontro. Secondo quanto ha poi ricostruito la polizia, che ha denunciato per rapina un 19enne marocchino (ma è nato a Firenze), i cinque lo hanno ‘invitato’ a seguirli in un fantomatico appartamento. Lui ha chiesto chiarimenti, non gliene hanno dati. Anzi, a loro modo sì. E fin troppo chiari: "Non se ne fa di niente". Il giovane capitolino ha provato a chiedere i soldi indietro: gli hanno riso in faccia, l’hanno picchiato e lasciasto lì contuso, malconcio. Tanto che il 30enne è dovuto andare in ospedale, a Torregalli: 7 i giorni di prognosi. Ma non si è dato per vinto. Appena uscito, ha provato a rifarsi: ha ricercato su Grindr, con altro profilo, lo sconosciuto che l’aveva tradito, per tentare di fissare un nuovo appuntamento. Ma come se si trattasse di una ‘prima volta’. E’ andata: incontro fissato alla stazione di Santa Maria Novella, dopo la mezzanotte. Il romano si è messo in posizione defilata, e ha riconosciuto uno dei 5 che l’avevano affrontato poche ore prima all’Isolotto. Subito ha chiamato la polizia: e così all’appuntamento ci sono andati gli agenti, che hanno impacchettato l’italo-marocchino, denunciato per rapina in concorso con (per ora) ignoti. Caso non episodico. Sono molti giovanissimi che ’lavorano’ tramite i social. E non solo. A gennaio il giudice Gugliotta ordinò ai carabinieri l’arresto di altri due giovanissimi nordafricani di 22 e 21 anni, nati in città e dediti a incontri che quasi regolarmente finivano male per i clienti, rapinati eo ricattati.
giovanni spano