
Nelle vie attorno alla 3.2.1 si prevede un passaggio maggiore di mezzi. In 11 scuole verranno cambiate le finestre per mitigare l’impatto. Bitume fonoassorbente in 59 strade . Fdi: "Mancanza di trasparenza".
Sono 3,8 i milioni di euro stanziati da Palazzo Vecchio per mitigare gli effetti acustici della futura linea tranviaria 3.2.1, che collegherà piazza della Libertà a Bagno a Ripoli. Il provvedimento è contenuto in una delibera approvata l’11 agosto, l’ultima prima della pausa estiva della giunta, e riguarda in particolare 11 edifici pubblici classificati come “recettori sensibili” – ovvero: I.S.I.S. Gobetti-Volta, Scuola Professionale Edile, Istituto degli Scolopi, Istituto Comprensivo Masaccio, IIS Morante - Ginori Conti - sede ITAS “Ginori Conti”, Istituto Salesiani Firenze Istituto Salesiano dell’Immacolata, Scuola Merlo Bianco, Liceo Scientifico Sportivo Dante Alighieri, Scuola materna Gaetano Pilati, Istituto San Giuseppe, Liceo Scientifico Castelnuovo – situati lungo le strade adiacenti al tracciato.
L’intervento prevede la sostituzione degli infissi e altre opere di isolamento fonico per proteggere alunni, insegnanti e personale scolastico dall’aumento del traffico veicolare previsto con l’attivazione della linea. Una scelta che punta a coniugare la realizzazione dell’infrastruttura con l’attenzione alla qualità della vita degli utenti più esposti. Per quanto riguarda invece le abitazioni private, la giunta ha optato per una soluzione generalizzata: non ci saranno contributi diretti ai residenti, troppo onerosi da sostenere per le casse comunali. Al loro posto, si è deciso di stendere asfalto fonoassorbente in 59 strade dove si prevede un incremento del passaggio di mezzi. La differenza di trattamento tra scuole e case ha suscitato qualche perplessità, ma la scelta si sarebbe resa necessaria per limitare i costi senza rinunciare del tutto a interventi di mitigazione.
La linea 3.2.1 è uno dei progetti più attesi del piano tramviario fiorentino, ma anche uno dei più delicati, proprio per l’impatto che potrebbe avere sulla vivibilità dei quartieri attraversati.
Il Comune, dunque, cerca di giocare d’anticipo, approvando interventi collaterali per contenere disagi e critiche. La speranza è che, una volta attiva, la linea possa portare benefici in termini di mobilità sostenibile senza compromettere il benessere di chi vive lungo il tracciato. Ma sarà il tempo – e l’efficacia delle mitigazioni – a dire se il compromesso sarà stato davvero sufficiente. "Con la realizzazione della linea 3.2.1 si avrà una riduzione del traffico sì, ma anche un suo spostamento nelle viabilità interne. È quello che si legge nelle relazioni allegate al progetto. Ancora una volta si conferma quanto abbiamo sempre sostenuto: la città necessita assolutamente di una tangenziale urbana, le cui funzioni non possono essere assolte dall’autostrada A1 come sostiene qualcuno. Mobilità privata e mobilità pubblica debbono essere trattate in una logica di complementarietà e non di contrasto. Invece, anche nella stessa relazione, si pensa di risolvere il problema vietando in futuro l’ingresso alle auto con lo scudo verde, dimenticando, però, che alcune domande di mobilità possono essere soddisfatte solo dal mezzo privato", la denuncia della capogruppo e del consigliere di Fdi in Consiglio, Angela Sirello e Matteo Chelli.
I due esponenenti meloniani, infine, si dicono stupiti "dall’assoluta mancanza di trasparenza sulla questione del rumore: per avere qualche parvenza bisogna spulciare tra centinaia di carte estremamente tecniche. Perché nessuno ne ha parlato sino ad oggi?".
Antonio Passanese