
Marco Luca Vannini nel suo negozio
Chi acquista la magic box "a tempo scaduto", ha a cuore più l'ambiente, o il portafoglio?
"Qualunque cosa abbia a cuore, con me ci guadagna la gola. Sono un tipo generoso e modestamente, avendo lavorato da Pinchiorri, cucino e vendo cibi di prima qualità. Nessuno casca male, da me". Argutamente fiorentino, Marco Luca Vannini, 35 anni, titolare dell'omonima gastronomia, bar, rosticceria in via Torcicoda all'isolotto, ha aderito a Too good to go poco dopo l'inaugurazione del negozio, avvenuta a ottobre.
Come si è avvicinato all'antispreco?
"Alla sera, pur di non buttar via, regalavo ai clienti ciò che rimaneva. E intuivo chi se ne approfittava, chi capitava proprio all'ora giusta. Ora con l'app mi faccio pagare, recupero appena i soldi del packaging per avvolgere i cibi, ma non produco rifiuti e va bene così".
Come riempie la scatola magica?
"In quella da 4,99, equivalente a 15 euro di spesa inserisco secondo, contorno, pane, dolce, magari un paio di brioche per la colazione".
C'è di tutto.
"E' ciò che resta da ogni settore del locale. Siamo aperti dalle 7 con il cappuccino alle 23 con i drink, quando permetteranno di rifarli. Copriamo tutta la giornata. E' un sacrificio, ma sono determinato".
Un piatto per la magic box e uno che non ci metterebbe mai.
"Il polpettone non lo mando al giorno dopo. La rosticciana ripiena, che cuocio a bassa temperatura per 14 ore resta un signor piatto anche l'indomani".
Chi acquista con l'app?
"Spesso, gli stranieri. Europei. Inglesi, tedeschi, olandesi, anche se ora pochi di numero, ma sono abituati in patria a questo tipo di consumo. Poi il signore in giacca e cravatta che arriva in scooter e la signora trafelata che esce dal lavoro".
Consapevoli o bisognosi.
"E c'è chi prenota a mezzanotte, appena l'app pubblica l'offerta".
Addirittura.
"Qui si mangia bene, se si può spendere poco, che male c'è? Tanto, io regalavo già prima. Non mi piace lasciare avanzi. E sono generoso".
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