Sicurezza, mille telecamere in città. Utilizzate anche per l'antiterrorismo

Il sindaco: "Stiamo sperimentando un software innovativo che permette di rilevare oggetti potenzialmente pericolosi e movimenti sospetti, di veicoli o di persone, in determinate zone"

Telecamere (foto di repertorio)

Telecamere (foto di repertorio)

Firenze, 30 dicembre 2019 - Sono arrivate a quota mille le telecamere di sicurezza installate nella rete comunale di Firenze ed è in corso una sperimentazione innovativa per poterle usare anche in funzione antiterrorismo grazie a un nuovo software. "Di fatto Firenze è  oggi in Italia la prima città per numero di telecamere in rapporto agli abitanti - ha detto il sindaco Dario Nardella presentando in piazza Indipendenza la millesima telecamera -. Con i servizi tecnici e l'assessore Andrea Vannucci stiamo sperimentando un software innovativo che permette di rilevare oggetti potenzialmente pericolosi e movimenti sospetti, di veicoli o di persone, in determinate zone".

"Questo software innovativo - ha spiegato Nardella - consente a un numero ridotto di agenti di poter controllare un sistema di mille telecamere e quindi di poter intervenire tempestivamente nel caso di situazioni anomale". "Pensate - ha detto ancora il sindaco - a oggetti, borse, valige lasciate incustodite in un parcheggio o in una piazza nelle ore notturne: questo sistema innovativo consente di lanciare un alert alla centrale di controllo, oppure immaginate degli assembramenti improvvisi che si verifichino in modo anomalo: con questo sistema si rileva il fenomeno anomalo che diventa un alert per gli agenti e ci permette di essere tempestivi" negli interventi su tutta la città.

Il software, ha aggiunto Nardella, "è già utilizzato in alcune città del mondo; io per esempio l'ho visto durante la mia visita a Tel Aviv, al centro di controllo del Comune di Tel Aviv, e proprio da quell'esperienza abbiamo deciso di fare questa sperimentazione. Si tratta per ora di un test. Quando sara' terminata questa sperimentazione valuteremo i risultati". Nel sistema utilizzato a Firenze, ha concluso il sindaco, non "c'e' alcun tipo di azione di riconoscimento facciale, dunque non c'è nessuna violazione delle norme sulla privacy". 

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