BARBARA BERTI
Cronaca

Teatro del Maggio . Rivoluzione ai vertici . Cutaia verso l’addio. In arrivo Carlo Fuortes

L’ex ad Rai in pole position per la nomina a sovrintendente. Il ministro della Cultura Sangiuliano pronto a nominarlo già a gennaio. L’attuale commissario straordinario vuole andare al Teatro di Roma .

Teatro del Maggio . Rivoluzione ai vertici . Cutaia verso l’addio. In arrivo Carlo Fuortes

Teatro del Maggio . Rivoluzione ai vertici . Cutaia verso l’addio. In arrivo Carlo Fuortes

’Stazione’ Maggio Musicale Fiorentino: c’è chi arriva e chi parte. Secondo le ultime indiscrezioni alla guida del teatro fiorentino sarebbe in arrivo Carlo Fuortes, l’ex amministratore delegato della Rai. L’attuale commissario straordinario Onofrio Cutaia, invece, avrebbe la valigia pronta per tornare nella Capitale. La destinazione? Il Teatro di Roma per rivestire il ruolo di direttore generale della Fondazione.

Il manager ed economista della cultura, Fuortes - nato a Roma il 5 settembre 1959 - è in pole position per la nomina a sovrintendente del Maggio dopo che lo storico teatro fiorentino è stato salvato in extremis dal fallimento cui lo aveva portato la burrascosa gestione dell’ultimo sovrintendente della Fondazione lirica fiorentina, Alexander Pereira. Un salvataggio operato dal commissario nominato dal governo, Onofrio ‘Ninni’ Cutaia, e sostenuto dal contributo straordinario di sette milioni dai soci pubblici del teatro (governo, Regione, Comune, Città metropolitana), Banca Intesa e Fondazione Cassa di Risparmio. Ancora non c’è niente di ufficiale ma fonti vicine al governo sostengono che il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano abbia già deciso.

Il nome dell’ex ad Rai era già venuto alla ribalta nei mesi scorsi dopo che Pereira era stato costretto alle dimissioni ma era stato lo stesso ex sovrintendente dell’Opera di Roma (nominato dall’allora ministro della cultura Dario Franceschini) a mostrarsi non disponibile. Fuertes, infatti, era deciso a restare in Rai o andare alla Scala di Milano, dove però il posto non era ancora libero, o al San Carlo di Napoli dove Sangiuliano ha fatto di tutto per mandarlo. Anzi di più: un decreto legge ad personam (o meglio contro personam) per spodestare il sovrintendente francese Stéphane Lissner che, però ha vinto il ricorso in tribunale, ed è rimasto alla guida del teatro partenopeo. Dopo la piccolissima parentesi napoletana, Fuoertes potrebbe ripartire proprio da Firenze. Nonostante la figura autorevole, questo arrivo potrebbe incidere sui precari equilibri del Maggio che è ripartito con una stagione molto parsimoniosa, ‘benedetta’ proprio da Cutaia. Il suo incarico di commissario straordinario, a settembre scorso, è stato prorogato di sei mesi, quindi fino a marzo prossimo. Ma secondo i beninformati l’arrivo di Fuortes è questione di giorni, già da gennaio. Dal canto suo, il catanese Cutaia, con grandi capacità manageriali e amministrative – unite a una profonda passione per il teatro e per gli spettacoli dal vivo – avrebbe avanzato la domanda per ricoprire il ruolo di direttore generale della Fondazione Teatro di Roma. Per tale incarico sono state presentate ben 42 domande che adesso dovranno essere ‘scremate’ fino a una short list (tre-cinque nomi) che sarà valutata dal presidente e dal consiglio d’amministrazione. Tra Fuortes e Cutaia, però, c’è un ’terzo incomodo’: negli ambienti cultural-politici si parla di una richiesta per venire a Firenze fatta dal sovrintendnete del lirico di Cagliari, Nicola Colabianchi, figura vicina a Fratelli d’Italia.