Tassisti, ristoratori e imprese: tutti in piazza "Basta con l’elemosina, blocchiamo l’Italia"

Clamorosa protesta in piazza della Signoria. Fumogeni, striscioni e colpi di clacson: "Siamo in ginocchio, vogliamo lavorare"

di Rossella Conte

Un lungo serpentone di taxi, auto e scooter – oltre 2mila mezzi – ha sfilato a colpi di clacson bloccando la zona dell’Isolotto e di Porta Romana al grido di ‘Blocchiamo l’Italia’.

Partendo da via Simone Martini si sono diretti in piazza Signoria. Una delegazione dei Ristoratori Toscana e dei tassisti ha poi incontrato l’assessore Gianassi e il sindaco Nardella che ha preso l’impegno di adoperarsi per la concessione straordinaria anche quest’anno fino al 31 dicembre di spazi gratis extra ai ristoranti per i tavolini all’aperto.

Ai tassisti, invece, ha detto che si farà portavoce a Roma delle loro richieste cioè della possibilità di inserire la categoria fra le imprese delle città d’arte danneggiate, di correggere la norma dei ristori e sospendere in questo periodo il versamento dei contributi previdenziali. "Il tempo è poco - sottolinea Nardella -, occorre rafforzare le misure di aiuti per consentire a imprese e lavoratori di affrontare il secondo terribile anno".

Oggi, invece, è previsto un incontro con il presidente della Regione Eugenio Giani con il quale la delegazione di TNI-Ristoratori Toscana si confronterà sulle nuove misure che arriveranno per la ristorazione. "Due anni di prese in giro, non ne possiamo più. Chiediamo indennizzi adeguati per le perdite subite fino ad oggi e per questo è urgente un nuovo scostamento di bilancio. Le misure del governo Draghi sono ad oggi del tutto insufficienti. Nel frattempo – spiega Pasquale Naccari, presidente di TNI Horeca Italia, uno dei promotori della manifestazione – la Regione ci ha promesso nuove misure: è una grande vittoria. In mancanza di risposte, siamo pronti a partire da tutte le città per bloccare Roma". Dopo Conte quindi è la volta del governo Draghi: gli aiuti messi in campo per tassisti, ristoratori, commercianti, ambulanti e guide turistiche sono "mancette".

Lo dicono gli imprenditori dopo un lungo corteo dei taxi Socota e Cotafi, auto e motorini per le vie di Firenze con inevitabili disagi al traffico, già sotto pressione per lo sciopero dei trasporti. Sotto Palazzo Vecchio tra i clacson assordanti che suonano all’unisono, fumogeni viola e blu e altoparlanti piazzati sopra un camioncino: il palco della manifestazione. Scatta ‘The final countdown’ degli Europe, poi ‘Gonna fly now’, il brano che accompagna gli allenamenti del Rocky di Stallone. La piazza è variegata, ci sono i consiglieri comunali e regionali di tutti i gruppi e c’è qualcuno che grida che "i tamponi sono una farsa".

"L’ultimo decreto sostegni darà un’elemosina a ogni impresa: si parla di una media di 1.200 euro a tassista, a fronte di 30-40mila euro di minori entrate". Parole che ripete Claudio Giudici, presidente nazionale di Uritaxi: "Al Governo chiediamo aiuti più sostanziosi, il blocco dei contributi previdenziali da mettere figurativi e ovviamente il blocco della tassazione".

A far sentire la propria voce ci sono il mondo del commercio con il movimento ‘Esistiamo’, il settore extra alberghiero con l’associazione Airca e gli ambulanti di Ana e di Assidea. "In un momento così delicato è fondamentale unire le forze di tutti" dice il presidente Assidea Alessio Pestelli. "Serve un fondo speciale" aggiunge Giovanni Gandolfo, presidente Airca. Non mancano le guide turistiche: "Siamo alla follia totale". A portare il proprio sostegno agli imprenditori anche Aldo Cursano, presidente Confcommercio e Franco Brogi, presidente Fiepet Confesercenti. "Vogliamo essere messi nelle condizioni di poter vivere e mantenere le nostre famiglie".

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