Tassista aggredito, indagati due giovani fiorentini

I ragazzi si sono presentati spontamente in questura accompagnati dell'avvocato

La polizia in azione (foto di repertorio)

La polizia in azione (foto di repertorio)

Firenze, 14 luglio 2017 - Due giovani, sembra fiorentini, si sono presentati ieri nella tarda serata alla caserma dei carabinieri di San Piero a Ponti, alla porte di Firenze. Secondo le prime informazioni i due ragazzi avrebbero detto di essere gli ultimi ad aver visto il tassista aggredito, Gino Ghirelli, 67 anni, ricoverato ora al Dea di Careggi, in terapia intensiva.

I due giovani sono stati quindi accompagnati dai militari in questura e qui sono stati sentiti dalla squadra mobile per diverse ore.

Ora i due ragazzi sono indagati, sembra per lesioni. Solo quando sono arrivati in questura i due ragazzi hanno chiesto di essere assistiti da un legale di fiducia, l'avvocato Vittorio Sgromo. Su quanto da loro detto non trapela niente, "dovranno essere fatti vari accertamenti", si limita a dire l'avvocato. Il tassista li avrebbe presi a bordo in pieno centro storico nella notte di martedì. Secondo quanto risulta dalle immagini della videocamera del taxi l'aggressione sarebbe avvenuta poco dopo nella zona di piazza Beccaria. Il 67enne sarebbe riuscito ad avvertire la centrale e i colleghi di essere stato aggredito da due clienti che lo avrebbero colpito con una testata. 

 

Dalla polizia massimo riserbo sulle indagini. Secondo quanto appreso da fonti sanitarie le condizioni del 67enne ricoverato da ieri in rianimazione sono stabili.

Il dramma è iniziato nella notte tra martedì 11 e mercoledì 12, alle 1.30. Sul taxi di Gino Ghirelli salgono, in piazza del Mercato Nuovo due ragazzi. Direzione piazza Beccaria.  Arrivati a destinazione si accende – secondo una prima ricostruzione della polizia – una discussione sul prezzo della corsa. O forse c’è stato un tentativo di rapina del portafogli con l’incasso delle corse, è ancora una ipotesi degli investigatori. Litigio sulla tariffa o tentativo di rapina, Gino, uomo tosto, non esile, reagisce. Prende però un colpo che lo abbatte, un colpo molto duro alla testa, tra un’arcata sopraccigliare ed una tempia. Una testata, pare.  I due clienti si allontanano. Gino barcolla, è comprensibilmente stordito ma se ne va a casa.

Alle 2,20 circa contatta la centrale.Comunica: «Due clienti mi hanno aggredito. Non volevano pagare, mi hanno tirato una testata». E’ l’ultimo contatto con il 4390. In giornata, mercoledì intorno all 18, lo cercano la moglie, poi la figlia che ha un paio di chiavi. Sono preoccupate: non ha risposto alle loro chiamate. Intorno alle 18 la figlia di Gino va in San Niccolò entra in casa e trova il babbo stramazzato, incosciente. Respira a fatica, la ferita a una tempia è vistosa. Chiama il 118, trasportano il Ghirelli a Careggi dove viene operato alla testa per la rimozione di un ematoma.

 

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