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Ilaria Biancalani
Barberino Val d'Elsa, 22 ottobre 2015 - Il Tar Toscana accoglie il ricorso dei genitori di uno dei due bambini che, seppur residente a pochi metri dall'asilo di Marcialla, era stato escluso dalla graduatoria. E condanna l'Istituto Comprensivo Don Milani, quindi il MIUR, cioè lo Stato, al pagamento delle spese processuali. Il caso, riguardante la scuola materna La Casa dell'Arcobaleno di Marcialla - successivamente chiusa in via temporanea dal sindaco per motivi di sicurezza inerenti alle normative antisismiche – vedeva contrapposti l’Istituto Comprensivo e alcune famiglie della frazione di Marcialla, che si erano viste escludere dalla scuola materna, distante solo pochi metri dalla loro abitazione, a causa di un “imprevisto” maggior numero di iscrizioni, rispetto ai posti disponibili.
Il preside aveva quindi stilato una graduatoria, sulla base di criteri, definiti dalla famiglia Verdiani – quella che ha fatto ricorso al Tar, vincendolo - “tutt'altro che chiari e interpretati in maniera illegittima”. Già in una prima ordinanza del luglio scorso, il tribunale amministrativo regionale, aveva riammesso provvisoriamente il bambino alla scuola sottolineando come “fondate le censure effettuate dai genitori, in ordine alla violazione dei criteri generali di redazione della graduatoria”.
Il Tar contestava, fra l'altro, l’equiparazione, nella formazione della graduatoria, tra l’appartenenza al bacino di utenza e la residenza nel territorio dell'Istituto, principio che penalizza i residenti (violazione dei criteri di radicamento sul territorio richiamati dalla Circolare 18.12.2014 n. 51 del MIUR). “La cosa sorprendente – dicono ancora i coniugi Verdiani – è che dopo il provvedimento del Tar ci aspettavamo solo che fosse trovata una soluzione per accogliere un bambino in più all’interno della classe, mentre l'Istituto Comprensivo si è limitato a escludere un altro bambino per far posto al nostro. Siamo quindi dispiaciuti per i disagi che il nostro ricorso, seppur legittimamente accolto, ha provocato a un’altra famiglia, a una settimana dall'inizio della scuola”.
Per gli altri bambini che abitano nei pressi della scuola e le cui famiglie, pur chiedendo l’intervento del preside, non hanno fatto ricorso al Tar , sussiste dunque il problema di dover salire sul pulmino per raggiungere altri plessi. “Un aggravio di costi per loro – concludono i Verdiani – e per la comunità. Mentre i criteri per la redazione delle graduatorie, come interpretati dall'Istituto, rimangono quelli bocciati dal Tar”.
Intanto anche il Consiglio di Frazione di Marcialla, che già nell'estate si era interessato alla vicenda inviando una lettera all'Istituto e al sindaco, si sta attivando affinché siano modificati, sia i criteri di redazione delle graduatorie da parte del consiglio di istituto, sia i bacini di utenza da parte dell’amministrazione comunale.