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Tanti saluti dallo spazio: "Il mio viaggio nel futuro"
Saluti dallo spazio. Il colonnello Walter Villadei ha fatto un collegamento coi giovani studenti dell’Istituto comprensivo di Lastra a Signa, del Buzzi di Prato, della scuola aeronautica Lindbergh e della scuola dell’aeronautica militare Giulio Douhet. Gli studenti erano riuniti nell’aula magna dell’Istituto di scienze militari aeronautiche delle Cascine. A fare gli onori di casa il comandante dell’Isma, Generale Adamo, in rappresentanza della Metrocittà la consigliera Letizia Perini. Villadei si trova su un’orbita a 400 chilometri dalla terra, sulla Stazione Spaziale Internazionale, insieme a un equipaggio europeo formato da altre tre persone, dove resterà per due settimane. Per l’Italia, la missione Voluntas, o Ax-3 è il frutto di un percorso che lega, sotto la Presidenza del Consiglio dei ministri, i ministeri di Difesa, Imprese e del Made in Italy con delega allo Spazio, dell’Agricoltura e delle Foreste, l’Aeronautica Militare e l’Agenzia Spaziale Italiana. Villadei ha descritto l’emozione del lancio, e quella di vedere la terra da così lontano, l’azzurro del mare, la bellezza dell’Italia da nord a sud. "Il compito delle istituzioni – ha detto – oggi che lo spazio si sta aprendo a una comunità più grande, è creare le condizioni perché un numero sempre più alto di persone vi acceda".
Tra le domande dei ragazzi quella su come si diventa astronauta: "E’ una professione molto tecnica – ha detto Villadei dallo spazio - specifica, e ci sono dei percorsi che in qualche modo sono più orientati verso questa direzione. Io sono un ingegnere spaziale dell’Aeronautica Militare, ci sono colleghi piloti, ci sono scienziati e scienziate che vengono dal mondo della ricerca. Studiare materie tecnico-scientifiche aiuta ma l’ingrediente fondamentale è la vostra passione". C’è un mondo in evoluzione, che serve a capire qual è l’astronave principale per l’uomo: la terra. Ed è bene che sia in salute. "Questo mondo – ha detto il colonnello Villadei agli studenti - si sta trasformando grazie alla collaborazione con molte industrie, e da frontiera lontana sta diventando una dimensione di lavoro quotidiano. Ci sono delle sfide tecnologiche notevoli: questa stazione è stata concepita 20 anni fa, ha bisogno di ammodernamento. Le nuove stazioni dovranno rendere più semplici sistemi complessi, utilizzabili da una maggiore quantità di utenti".